Lo Monaco tuona contro la Sigi: «Mi riservo di denunciare la proprietà del Catania»

«Azione che giudico iniqua e persecutoria visto che riguarda solo i creditori che non hanno raggiunto un accordo transattivo. Singolare questo modo di agire della Sigi di voler abbattere i debiti avviando un’azione di responsabilità nei confronti dei creditori che non hanno trovato un accordo transattivo. Mi è stata fatta una proposta che ho ritenuto inadeguata respingendola al mittente. Sono soldi miei che riguardano emolumenti di tre anni mai presi. Chi può disconoscere il Tfr? Mi tutelerò nelle dovute sedi e mi riservo di presentare una denuncia, con richiesta di risarcimento di svariati milioni di euro alla proprietà del Calcio Catania, per danni all’immagine professionale e patrimoniali. Questa azione della Sigi infatti mi potrebbe far saltare anche le trattative che ho in corso con club di Serie A.

Vorrei rammentare agli eroi della Sigi, che hanno potuto prendere per 1,3 milioni il Calcio Catania, società che solo di asset immobiliare ha un valore di 70 milioni di euro, solo perchè hanno garantito al Tribunale la continuità economica aziendale. Se hanno adesso problemi e vogliono cedere al gruppo Tacopina, sono fatti loro. Evidentemente hanno fatto male i conti o qualcosa è andato storto».

Queste le parole dell’ex amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, rilasciate ai microfoni di “Itasportpress.it” in merito alla Sigi.