L’”altro” Palermo si gioca il futuro. Da Corini a Traorè, chi è destinato all’addio

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e i “destinati” all’addio al termine della stagione.

Le otto partite che chiudono la stagione saranno un antipasto della lunga estate che attende il Palermo. All’orizzonte c’è una potenziale rivoluzione che coinvolge tanto la guida tecnica quanto l’organico: se per Corini, a meno di clamorosi ribaltoni, il destino appare segnato, per i giocatori dipenderà da ciò che dirà il loro finale di campionato.

Il ciclo di sfide che parte da Pisa sarà ancora più importante per i calciatori che nel 2024 non hanno avuto grande spazio e puntano a giocarsi le loro carte in rosanero anche in futuro: se a inizio stagione la profondità dell’organico era la forza principale della squadra.

Sicuro l’addio a Kanuric e Marconi, in scadenza a giugno, probabile seppur non scontato quello dei quattro giocatori in prestito con diritto di riscatto: per Henderson (arrivato dall’Empoli) e Mancuso (Monza), impiegati rispettivamente 212’e 100’nel girone di ritorno, l’acquisizione a titolo definitivo scatterebbe solo a determinate condizioni, ma il fatto che nessuno dei due sia una prima scelta non depone a loro favore.

Speranze al lumicino anche per Coulibaly (Salernitana) e Traorè (Milan): il primo è in fase calante, il secondo pur mostrando sprazzi di buona tecnica non sembra ancora pienamente integrato negli schemi e ha un prezzo considerato troppo alto per il riscatto (10 milioni).