La sfida playoff con la Sampdoria riaccende l’entusiasmo tra i tifosi. Il Barbera sarà una bolgia

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo che si prepara ad affrontare la Sampdoria nel primo turno playoff di serie B.

Si inizia a respirare lo stesso clima che attraversava le vie della città a maggio 2022: ottimismo sui risultati, con la volontà di sostenere i giocatori riempiendo gli spalti del Barbera. Quel Palermo iniziò con la Triestina una cavalcata che si chiuse nel migliore dei modi, grazie soprattutto alla spinta del popolo rosanero: adesso, con un nuovo playoff all’orizzonte, il sogno è ripetere quella parabola meravigliosa, a prescindere dal fatto che la squadra attuale abbia chiuso la stagione a fari spenti e quella di Baldini abbia dato il meglio di sé negli ultimi turni di campionato.

Un percorso netto negli spareggi per la Serie A non può dunque non passare da uno stadio pieno, come poche volte si è visto nelle ultime settimane. Dalla splendida vittoria per 3-0 sul Como davanti a 31.200 persone è iniziata la parabola discendente non solo del Palermo, ma anche delle presenze al Barbera: 27.400 con la Ternana, 27 mila con il Venezia, 23.400 con la Sampdoria, 21.100 con il Parma, 20.600 con la Reggiana e 18.300 con l’Ascoli. Quest’ultima gara si è giocata in un clima surreale, con il tifo organizzato a contestare apertamente la squadra e assente dagli spalti nei primi e negli ultimi minuti: la vittoria di Bolzano, che ha certificato la conquista del sesto posto con annesso fattore campo ai playoff, sembra aver calmato le acque.

Ritrovare venerdì i numeri visti con il Como è un’ipotesi tutt’alt ro che irrealistica. I primi due giorni di vendita, riservata ai soli abbonati con opzione di acquisto per una seconda persona a tariffa ribassata, offrono uno scenario da potenziale pienone: secondo la società i tagliandi emessi sono oltre 12 mila, ma con il dato riportato dalle rivendite si sale a 14.500. Il tutto senza tenere ancora conto della vendita libera, che partirà domani alle 13: due anni fa ogni gara casalinga dei play-off era accompagnata da ore di coda alle ricevitorie e dai siti demandati all’acquisto in tilt per le troppe richieste, l’auspicio del Palermo è ripetere uno scenario simile ma bisognerà evitare brutte sorprese con la Sampdoria.

La contestazione con l’Ascoli è infatti l’ultimo atto di un’annata in cui il rapporto tra giocatori e tifosi è stato davvero tribolato, a causa soprattutto delle altissime aspettative con cui il popolo rosanero aveva cominciato la stagione.

I primi scricchiolii si sono avvertiti dopo il ko interno con il Lecco, ma si è trattato di fischi impercettibili di fronte a quello che appariva come un banale incidente di percorso; tuttavia due settimane dopo, con il Cittadella corsaro nei minuti finali, è esplosa la protesta del Barbera contro Corini (e in parte contro i giocatori) dopo aver applaudito gli avversari al momento del gol; contro il Catanzaro si è passati dalla rabbia alla rassegnazione, con il volume del tifo letteralmente crollato dopo lo 0-2 ospite, mentre dopo lo 0-3 con il Venezia si è respirato un clima simile a quello visto con il Cittadella e lo stesso è avvenuto dopo l’1-2 con la Reggiana. L’auspicio è che si tratti di un capitolo chiuso, ma se con la Sampdoria le cose non dovessero andare per il meglio è pressoché certo che si riaprirà, inaugurando una lunghissima estate di delusione e attesa.

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