Istat: nel 2019 diminuiscono i poveri assoluti, oggi sono quasi 8 su cento

L’incidenza della povertà assoluta sale nel Mezzogiorno,dove raggiunge il 10,2%, mentre nel Nord è pari al 6,8% e nel Centro al 5,8%, sempre secondo quanto si legge nel rapporto Istat sugli Obiettivi di sviluppo sostenile. I dati definitivi saranno disponibili il 16 giugno. Sempre lo stesso rapporto evidenzia che, dopo la ripresa del periodo 2015-2017, gli ultimi due anni sono stati caratterizzati da un rallentamento della crescita del Pil pro capite, più accentuato nel 2019 (+0,4%). Il valore aggiunto per occupato diminuisce dello 0,4% nell’ultimo anno, con una dinamica più sostenuta del fattore lavoro rispetto alla produzione. Ancora secondo l’Istat, l’evoluzione del quadro macroeconomico è caratterizzata ancora da livelli significativi di lavoro irregolare.

Negli ultimi anni il proseguimento della fase positiva del ciclo economico ha determinato un generalizzato miglioramento dell’occupazione e una riduzione della disoccupazione sia nei Paesi europei sia, in misura più contenuta, in Italia. Il calo del tasso di disoccupazione italiano si accompagna a segnali di miglioramento anche per gli altri indicatori di contesto che, tuttavia, non mostrano decise riduzioni del gap esistente con la media dei Paesi europei. In particolare, l’Italia mostra la percentuale più elevata di Neet (22,2%) tra i Paesi Ue 28, in calo comunque rispetto al 2018 (-1,2%).

Nel 2018 la spesa pubblica per le misure legate all’occupazione e per la protezione sociale dei disoccupati ammonta all’1,19% del Pil e al 2,45% della spesa pubblica complessiva. L’incremento registrato nell’ultimo anno non compensa la contrazione dell’anno precedente ed entrambi gli indicatori restano sotto i valori registrati a partire dal 2013.