Dl Rilancio, Berlusconi attacca: “Non aiuta i cittadini, il governo non ci ha ascoltato. Pochi fondi per il turismo”

“Il decreto rilancio non risponde alle esigenze dei cittadini e delle imprese che sono in difficoltà”. Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in una intervista al Tg5. Berlusconi è duro con la maggioranza (“Ma chi ha scritto queste follie? Gente che non ha mai lavorato”) e attacca il governo (“Non siamo stati ascoltati”) ma assicura comunque la disponibilità al confronto in Parlamento.

“Arriverà liquidità a lavoratori e imprese? Arriveranno i DPI a tutti i cittadini? Fino ad adesso la risposta è sempre stata no. E il decreto rilancio con le sue 495 pagine non abbassa la pressione fiscale, non semplifica le pastoie burocratiche, non moltiplica gli investimenti a fondo perduto che sono davvero indispensabili. Quindi no, il decreto rilancio non risponde alle esigenze dei cittadini e delle imprese che sono in difficoltà. Noi da subito abbiamo messo a disposizione del governo la nostra esperienza, competenza e buonsenso, abbiamo presentato più di 150 modifiche al decreto Cura Italia e altrettante al dl Liquidità ma finora il governo non ci ha voluti ascoltare. Conte ha detto che auspica che maggioranza e opposizioni possano migliorare il testo in Parlamento. Noi siamo come sempre disponibili e abbiamo molte idee per migliorarlo. Ma ci ascolteranno? Io spero di sì perché gli italiani non possono più aspettare” ha precisato il leader di Forza Italia. Molti i punti su cui intervenire, secondo l’ex premier. Il commercio, ad esempio, per cui sono previste “misure deboli e insufficienti, come se non si fosse colta la gravità della situazione. Servivano più contributi a fondo perduto per negozianti e ristoratori, la liquidità vera per le imprese ancora non c’e’. Il turismo andrà male ovunque, ma in Francia il governo ha stanziato 18 miliardi per il turismo, da noi solo 4. Questo non è colpa dell’Europa ma solo del nostro governo”.