In coda di notte aspettando un orologio. Palermo in delirio per il MoonSwatch

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle ore di attesa e la coda molto lunga davanti ad un negozio di orologi in Via Ruggero Settimo per il lancio di nuovo prodotto, che addirittura ha portato anche qualche disordine.

Alle 13.30, dopo 21 ore di veglia in via Ruggero Settimo, Luca Corso non sta sulla pelle e apre la confezione del suo “MoonSwatch”, l’orologio da 250 euro della Swatch e della Omega, che ieri mattina ha mandato in tilt le vie del commercio delle principali città italiane e anche Palermo. «Abbiamo dormito in auto nel parcheggio di piazzale Ungheria, ma ogni ora io e mia moglie ci tornavamo davanti al negozio per controllare la lista delle prenotazioni e assicurarci che non perdessimo il turno — racconta l’agente di commercio, sulla quarantina — sono un collezionista di orologi e ne ho una trentina, questo era un pezzo raro».

Ma la mania per l’orologio presentato come il modello da polso ispirato a quello di Neil Armstrong quando sbarcò sulla Luna, è andata oltre. «Ci sono persone che hanno pagato anche 50 euro per farsi mettere in lista — dice Giorgio Guercio, un trentenne che ha passato una notte in bianco “per puro diletto” — qualcuno ha pure raccontato di essere stato cancellato la lista». Altri invece fiutano l’affare: «Ho sentito di alcune persone che volevano rivenderli a prezzi superiori», dice Francesco, studente di 21 anni, che non dorme da 27 ore. Francesco Pantano, 27 anni, in fila dal primo mattino, non si dà pace: «È scandaloso che scompaiono i nomi della lista e la sera c’erano già 250 prenotati». Gli animi si surriscaldano ed effettivamente intorno all’ora di pranzo, quando la ressa non accenna a diminuire, devono intervenire 12 agenti della polizia, che fanno quadrato davanti alla vetrina. «Potevate venire prima», li rimprovera un ragazzo in coda.

«Siamo venuti dopo una chiamata per un problema di ordine pubblico», risponde l’agente, con il sorriso di chi si sarebbe immaginato tutto tranne che guidare tre volanti davanti al negozio della multinazionale per il lancio di un nuovo prodotto. Anche perché per tutta la mattina ci sono scene da assalto alla diligenza. «Siamo venuti da Messina e ci siamo svegliati alle 5 per arrivare qui — dice Salvatore, insieme ad altri due quarantenni — stare ore davanti a un negozio per un orologio? Noi ce li sogniamo la notte, siamo appassionati».