Il Palermo a Pagani per ritrovare punti e serenità

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara di oggi tra Paganese e Palermo e sulle scelte di Baldini.

Sette giorni fa Baldini, parlando alla vigilia della sfida di Potenza, disse che i suoi calciatori avevano la dinamite nelle gambe. L’hanno fatta vedere, però, soltanto negli ultimi dieci minuti, trovando un pari in rimonta in una gara che per il Palermo sembrava ormai persa. Anche per questo l’allenatore si è infuriato nel dopo partita lanciando pesanti accuse ai suoi calciatori. È passata una settimana ed è intervenuto pure il presidente: la squadra avrà recepito? Si capirà dopo il triplice fischio della trasferta contro la Paganese alle 14,30.

Il tecnico, intanto, si dice fiducioso dopo aver guardato negli occhi i propri giocatori: «Si sono allenati bene, ma questo lo hanno sempre fatto. Il mio sfogo nasce da una sconfitta morale. In quel momento non mi andava di giustificare la squadra che aveva visto positivamente il pareggio. Ho dovuto far capire ai ragazzi che per andare in serie B devono prendersi le proprie responsabilità. Se nello spogliatoio senti dire che abbiamo fatto una bella rimonta allora io non ci sto». All’andata il Palermo centrò il terzo successo di fila. Da allora, il filotto non è più riuscito e i rosanero vengono da due pari consecutivi che hanno ridimensionato la classifica. Quello di Potenza ha fatto arrabbiare il tecnico soprattutto per l’approccio sbagliato. Nel 3-0 di un girone fa, oltre all’immancabile Brunori, arrivò la rete di Fella e Silipo servì un assist per il raddoppio. Insieme a Felici, questi giocatori dovrebbero rappresentare delle soluzioni in più ma con Baldini non sta accadendo: «Io con la mia coscienza sono a posto — dice adesso — So di aver fatto di tutto per metterli nelle giuste condizioni. Però devo dire che anche quelli che ho bacchettato hanno dato buone risposte. Loro sanno che io guardo gli allenamenti, parlo con tutti e quindi do la possibilità di giocare. Ho visto una reazione da chi aveva il muso lungo e si sono dati da fare. Non sono ragazzi menefreghisti».

Proprio per questo dovrebbe esserci la novità Silipo dall’inizio sulla fascia sinistra: «Io vado incontro alle loro esigenze tecniche — spiega Baldini — Se uno mi dimostra che in una certa zona del campo è più a suo agio io gli do la possibilità di giocare». Insieme a lui, sulla trequarti alle spalle di Brunori, le conferme di Valente e Luperini. Davanti a Massolo, in difesa è assente Lancini («ieri non si sentiva bene, è tornato ad allenarsi e vorrebbe essere utile ma non è al massimo»), quindi la coppia centrale sarà formata da Marconi e Perrotta, con il ballottaggio Crivello-Giron a sinistra. In mediana c’è De Rose e accanto a lui uno tra Dall’Oglio e Damiani. Il Palermo avrebbe tutte le carte in regola per espugnare il “Torre” contro la terzultima del campionato, senza vittorie da oltre un mese e contestata dai propri tifosi. Anche la Paganese è uscita quattro giorni fa da Potenza con un pareggio ma ha mostrato la propria fragilità: trovato il vantaggio, si è trovata con l’uomo in più subendo comunque l’1-1 finale. La squadra di Baldini, invece, domenica scorsa ha dimostrato che, quando vuole, riesce a essere efficace. Ma non basta farlo negli ultimi dieci minuti. Il tecnico lo ha detto chiaramente e a Pagani è necessaria una risposta. «Per fare un esempio — conclude — l’altra sera l’Italia si è impegnata ma ha perso perché non aveva partecipazione emotiva. È fondamentale per avere fare buone prestazioni»