Guai per Mentana: verrà chiamato in giudizio per una frase su Napoli

“Questa gente che anche in momenti così gravi diffonde offese gratuite e livore ingiustificato. Saranno chiamati in giudizio per rispondere alle richieste risarcitorie di utenti e cittadini stanchi di vedersi offesi e disinformati. Dovranno scomodarsi dalle loro poltrone, pagare un avvocato e poi eccepire vili scuse e pretesti per giustificarsi rispetto alle giuste accuse dei tali condotte. Non hanno neanche il coraggio di ammettere un errore e chiedere scusa. Le espressioni offensive non passeranno in cavalleria. Mentana sarà trattato come per legge ed anche citato in giudizio civile in solido con i responsabili della diffusione ed amplificazione delle sue iniziative. Dovrà usare una lingua convincente e commovente per giustificarsi e difendersi dopo le numeroso proteste di telespettatori che chiedono giustizia. Sarà chiamato in giudizio per l’accertamento delle responsabilità e per pagare i danni d’immagine e buon nome ai napoletani. inspiegabilmente e gratuitamente offesi. Le ragioni delle offese sono estranee alla realtà ed alla loro condotta da esempio a chi lo denigra senza motivo“. Queste le parole dell’avvocato, Angelo Pisani, rilasciate ai microfoni di “Istituzioni24” in merito alla decisione di citare in giudizio il giornalista Enrico Mentana, reo di aver scritto sul suo giornale “Open”, la frase “A Napoli c’è anche un’eccellenza” che ha fatto infuriare i napoletani.