Green pass in ristoranti, treni e navi: debutto a tappe, no in azienda e scuola. Le ultime

Anche in Italia inizia a farsi sentire l’effetto della variante Delta. E il governo lavora alle contromisure in arrivo forse venerdì. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha già iniziato l’ultimo giro di incontri in vista del nuovo decreto anti Covid, che conterrà, tra le altre cose, la data in cui il Green Pass diventerà obbligatorio anche per viaggiare su aerei, navi e treni. Secondo fonti del Corriere della Sera, l’obbligo del certificato verde sui mezzi di trasporto potrebbe entrare in vigore il 30 agosto. I passeggeri, quindi, potranno salire a bordo solo se hanno effettuato almeno una dose di vaccino, oppure se hanno un tampone con esito negativo nelle ultime 48 ore o se sono guariti dal Covid.

Questo al momento sembra l’orientamento dell’esecutivo, deciso a superare le resistenze di partiti come la Lega, contrari alla misura sui trasporti. Allo stesso tempo, per non deprimere eccessivamente il settore turistico e non bloccare chi ha già prenotato le vacanze, l’idea è di non far entrare in vigore questa regola già dal 6 agosto, data dalla quale invece sarà obbligatorio mostrare il green pass per l’ingresso in tutte le attività al chiuso, compresi ristoranti e bar per la consumazione al tavolo.

La cabina di regia guidata da Draghi potrebbe riunirsi già oggi, con i rappresentanti dei partiti e i vertici del Comitato tecnico-scientifico (Cts), è stabilire una guida che, a partire dal 6 agosto, fissi le date di entrata in vigore del green pass per i tre settori ancora in sospeso: trasporti, aziende e scuola.

Al momento si esclude l’obbligo vaccinale a docenti, studenti e personale scolastico. Sulla scuola, la decisione sull’obbligo di immunizzazione per il personale scolastico slitterà a fine agosto. Il governo, come anticipa ancora una volta il Corriere della Sera, potrebbe decidere di intervenire con provvedimenti mirati poco prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. L’esecutivo sembra più orientato verso una una misura che preveda il green pass per i lavoratori delle attività dove l’obbligo del certificato è già previsto per i clienti. Come ad esempio alberghi, ristoranti e palestre.

Ieri Draghi ha incontrato i segretari generali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombadieri a Palazzo Chigi. “Sul vaccino c’è un accordo sulla sicurezza sanitaria sottoscritto dalle parti sociali e inserito in un decreto e qualsiasi tentativo di modificarlo necessita di una legge”. Lo dice il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri al termine dell’incontro.

“Nulla in contrario sul principio all’estensione del green pass ma non può diventare strumento da usare per licenziare e discriminare lavoratori e lavoratrici“, sottolinea il leader della Cgil Maurizio Landini. “Siamo disponibili ad aprire un confronto con le associazioni datoriali per migliorare i contenuti dell’accordo”, aggiunge Luigi Sbarra della Cisl. “Il diritto alla salute e al lavoro bisogna intervenire con grande delicatezza. L’unico paese dove è prevista obbligatorietà dei vaccini è Arabia Saudita…”, dice il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri.

Intanto nel Paese salgono contagi e ricoveri. Il tasso di positività è al 3,8 per cento e aumenta il tasso di occupazione nei reparti ordinari (dove si è tornati sopra quota 2 mila ricoveri) e nelle terapie intensive. La Sardegna già dal 9 agosto, e poi Sicilia e Calabria, rischiano di diventare zona gialla con le nuove misure: servizio solo all’aperto la sera per bar e ristoranti e obbligo di mascherina anche all’aperto.