Gds: “«Un colpo in testa e poi l’ha bruciata». L’omicidio di Roberta a Caccamo: resta in cella il fidanzato diciannovenne Pietro Morreale”. Lui piange in aula ma il giudice evidenzia la sua crudeltà”

Novità sul femminicidio di Caccamo nell’edizione odierna del “Giornale di Sicilia”.

È scoppiato in lacrime davanti al giudice ma ha scelto di non rispondere, di continuare a tacere sull’atroce omicidio della fidanzata. Nonostante il giudice lo accusi di avere ucciso Roberta, «colpendola al capo, dandole fuoco e gettandola da un dirupo. Con l’aggravante di aver commesso il fatto contro la persona a lui legata da relazione affettiva».

Pietro Morreale, il ragazzo di 19 anni accusato di avere assassinato a Caccamo la diciassettenne Roberta Siragusa, ieri mattina è comparso al tribunale di Termini Imerese davanti al gip Angela Lo Piparo per l’udienza di convalida del fermo. Un provvedimento non confermato per la mancanza del pericolo di fuga dell’indagato, che, comunque, il giudice ha ordinato di tenere in carcere.