Gds: “Palermo, ospedali nel mirino. Furto al Buccheri. Individuato il ladro”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Buccheri la Ferla preso di mira dai ladri.

Non si ferma l’escalation di furti negli ospedali e di pari passo sale l’attenzione delle forze dell’ordine che stanno letteralmente «blindando» i presidi sanitari, sempre più a rischio di essere messi in ginocchio da questi raid. Non a caso sull’ultimo furto all’ospedale Buccheri La Ferla la polizia è riuscita a beccare il colpevole, operazione che è il frutto di un ulteriore potenziamento dei controlli. Ad essere denunciato un pregiudicato che aveva forzato e razziato oggetti personali dagli armadietti usati dal personale sanitario.

Il ladro è stato identificato dalla polizia grazie alla videosorveglianza. Ha compiuto un passo evidentemente maldestro: ha agito a volto scoperto e gli agenti sono riusciti a risalire a lui proprio per via della sua sfilza di precedenti. La conoscenza del territorio ha fatto il resto: gli investigatori quando hanno visto il filmato e dalla fisionomia dell’autore del furto hanno subito capito di chi potesse trattarsi. Ad intervenire gli agenti del personale del posto fisso di polizia all’interno del Buccheri La Ferla in seguito alla segnalazione del furto nel reparto di Cardiologia. L’uomo si è fatto strada dapprima forzando la porta d’ingresso di uno degli spogliatoi, quindi ha preso di mira due armadietti impossessandosi di soldi, orologi e altro materiale di valore che ha trovato al suo interno.

Gli agenti sono partiti dalla visione della registrazione delle telecamere installate lungo il percorso fatto dal ladro. Confrontandosi con i colleghi del vicino commissariato di Brancaccio è stato possibile scavare nelle conoscenze delle dinamiche criminali che orbitano nel quartiere dove insiste la struttura ospedaliera. Questo ha permesso di risalire celermente all’identità di chi aveva forzato l’armadietto. Nel giro di pochi minuti gli agenti hanno raggiunto l’uomo nella sua abitazione, sorprendendolo con parte della refurtiva e spingendolo ad ammettere che era stato lui a rubare.