Gds: “Palermo, Mondello è regina di Pasquetta. Folla di turisti per il primo tuffo”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla spiaggia di Mondello presa d’assalto a Pasquetta.

È come un’equazione. Per i più romantici, senza scomodare la matematica, è un legame indissolubile. Un sentimento. La città e la sua borgata marinara. I palermitani e Mondello. E poi i turisti, tantissimi: francesi, spagnoli sono i più numerosi ma anche italiani che percorrono lo Stivale per sbarcare nella città tutto porto. Le ultime proiezioni di Gesap – la società di gestione dell’aeroporto Falcone-Borsellino, parlavano di circa 827 movimenti: 587 riguardano i voli domestici, cioè il +5% rispetto alle vacanze pasquali dell’anno scorso.

Il meteo non ha deluso. Pasquetta bollente – almeno fino al pomeriggio, in serata la temperatura è scesa sensibilmente – sabbia già calda, mare cristallino e il vento di scirocco che asciuga in fretta il corpo dei primi bagnanti della stagione. Mondello presa d’assalto col solito spartito che suona un preludio all’estate: ragazze in bikini, passeggiate a torso nudo con il telo sulle spalle, ambulanti che vendono di tutto, ristoranti stracolmi, gelaterie invase, palloni che volano tra i campi da beach-volley o corrono veloci tra i piedi di ragazzi e bambini E a guardar bene c’è chi sembra già scottato da un sole canicolare .

«Per me è la prima volta a Mondello», dice Sofia, dottoranda padovana in biologia marina. In città vive da anni: «È davvero bellissimo – aggiunge – e nelle prossime ore credo farò il primo bagno». L’amica calabrese annuisce mentre gioca col telefonino. Poco distante, seduto sulla sua sdraio, c’è Dario Migliore impiegato, in compagnia del nipote. «Sembra quasi sia estate, una giornata bellissima, ne ho approfittato subito per passare una mattinata in totale relax.

Il bagno, però, non lo farò. Ancora l’acqua è troppo fredda», dice. «Abbiamo davvero luoghi bellissimi ma poco valorizzati dal punto di vista turistico. A Mondello, per esempio, mancano i parcheggi, si vedono pochi autobus, muoversi non è agevole», aggiunge. Splendori e miserie. Sempre le stesse nella città delle contraddizioni.