Gds: “Palermo la ricetta di Bombardini per vincere la C. «Noi avevamo gente come Cappioli, La Grotteria e Brienza. Ma…»”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta un’intervista realizzata all’ex attaccante rosanero Bombardini.

Il 27 settembre il Palermo tornerà a giocare in Serie C, a diciannove anni da quel pazzo pomeriggio di metà maggio, in cui i rosanero salutarono la terza serie senza più farvi ritorno.

Un ricordo indelebile per Davide Bombardini, protagonista di quella risalita: «Abbiamo dominato il campionato, poi alla fine siamo inspiegabilmente crollati, sia mentalmente che fisicamente».

Bombardini, lei che ha anche partecipato alla notte delle leggende, cosa prova nel rivedere il Palermo tra i professionisti? «Per me, quando si parla di Palermo, è sempre qualcosa di speciale. Indipendentemente dalla serata, che è stata stupenda, tutti gli anni vissuti lì sono stati bellissimi, indelebili. Mi si illuminano sempre gli occhi quando si parla di Palermo e sono contento perché la squadra inizia ad affacciarsi nuovamente nel calcio che conta. Non è ancora il palcoscenico che la città merita, ma è un primo passo importante».

«Per puntare alla B serve la squadra, noi avevamo la squadra più forte del torneo. Gente come Cappioli che veniva dalla A, La Grotteria, poi io, Brienza, Suppa, Chionna e Giampietro. Senza dimenticare Sicignano che in porta era un lusso per quella categoria. Di base, serve una squadra forte, e non è nemmeno detto che basti per vincere».
La squadra e un pubblico da grandi occasioni, come quello visto in D. «Certo. La sera del 5-1 al Catania avevo la pelle d’oca, come si fa a non caricarsi con uno stadio del genere, per di più giocando di sera Un’atmosfera spettacolare» – ha concluso -.