Gds: “Palermo. Amarcord, dodici anni fa il brasiliano sbancava l’«Olimpico». La settimana successiva un commiato da brividi al «Barbera». Due gol alla Lazio e l’addio al miele di Amauri”

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma su un amarcord datato 4 maggio 2008. Con Amauri in attacco, il Palermo ha anche sognato lo scudetto. Alla terzultima di campionato, a giochi ormai conclusi per i rosa, la Lazio andò in vantaggio a metà primo tempo con un rigore di Pandev e, dopo quasi un’ora senza occasioni, ci pensò proprio Amauri a pareggiare i conti con il solito colpo di testa, per poi chiuderli con un’altra incornata allo scadere. Una reazione rabbiosa, quella del brasiliano, che nel primo tempo si fece parare da Muslera il rigore del possibile pareggio. Per il Palermo fu la prima vittoria esterna nel girone di ritorno di quel campionato, ma fu soprattutto l’ultima volta in cui il numero 11 giunto dal Chievo mise la propria firma sul tabellino. Una settimana dopo, contro la Sampdoria, i 24 mila del «Barbera» gli dedicarono un’ovazione mai vista prima.