Gds: “Covid, a Palermo il primo caso della variante «Delta Plus». Il virologo Pregliasco: «Attenzione ai facili allarmismi non «buca» la copertura dei nostri vaccini utilizzati»”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su una nuova variante covid.

Probabilmente era solo questione di tempo perché, si sa, la pandemia non ha certo confini geografici: in Sicilia, e più precisamente a Palermo, è emerso un primo caso di variante Delta Plus del Coronavirus, ossia, il ceppo più contagioso del SarsCov2 tra quelli attualmente noti. Si tratta di un residente del capoluogo, il cui estratto molecolare prelevato con tampone è stato sequenziato dal Crq, il centro qualità laboratori dell’Isola diretto dalla professoressa Francesca Di Gaudio, e successivamente inserito nel monitoraggio sulla diffusione delle varianti in Italia, pubblicato periodicamente dall’Istituto superiore di sanità e aggiornato l’8 novembre.

Il caso, pur essendo registrato solo di recente dall’Iss, risale alla scorsa estate, ma, assicurano dal Crq, «è al momento l’unico individuato nella regione, mentre sono in corso sequenziamenti su altri campioni» e in tutta Italia, come si evince dal report, sono stati isolati già 147 soggetti positivi a questo lignaggio, tra Lombardia, Veneto, Lazio, Emilia Romagna, Campania, Umbria, Basilicata e provincia autonoma di Bolzano, con una bassa prevalenza rispetto ad altre varianti del virus, pari, negli ultimi 45 giorni, a circa il 2%.

Più marcata la presenza nel Regno Unito, dove la circolazione della Delta Plus (nome in codice AY.4.2) «è intorno al 10%, e il fatto che non abbia preso così tanto slancio», rassicura al nostro giornale il virologo dell’università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco, «vuol dire che non ha una grande capacità diffusiva, anche se risulta essere più contagiosa del suo ceppo di base», cioè della Delta, la mutazione “indiana” del virus. Dunque, rimarca il professore, «attenzione ai facili allarmismi, anche perché la Plus non cambia le caratteristiche del Covid e, soprattutto, non buca la copertura dei nostri vaccini, che finora hanno dimostrato di essere efficaci contro tutte le varianti».