Gazzetta dello Sport: “Quel magnifico dilemma: in mediana 5 big e mezzo. A Palermo Banega trequartista e cerniera Brozovic-Gagliardini, ma Pioli…”

“«Tra Chievo e Bologna abbiamo speso tanto. Dovrò essere bravo a scegliere chi garantisce intensità. Ma l’abbondanza rimane un vantaggio, sono tutti sintonizzati in questa direzione. Un po’ di competizione fa bene. Poi sanno che 11 iniziano ma gli altri possono cambiare la gara». ABBONDANZA Le parole di Stefano Pioli in vista di Palermo inquadrano bene la situazione del nuovo centrocampo nerazzurro. Il tecnico ora ha a disposizione cinque gioielli (di cui 4 nati dal 1992 in poi) più un jolly di lusso per disegnare la mediana a seconda di avversario, condizione e sensazioni del momento. L’idea di base è che l’ex Lazio nel 4­2­3­1 vuole che attacchino almeno in cinque con tre centrocampisti dal 1’, di cui uno avanzato che però può anche abbassarsi a comporre un 4­3­3. Melo è uscito, Gnoukouri (non convocato per Palermo) pure. Con Brozovic, Gagliardini, Kondogbia, Banega, Joao Mario e Medel ­ che Pioli vede più difensore ma rimane un gran puntello anche davanti alla linea ­ ci si può davvero sbizzarrire. Se hanno un peso le prove di ieri, oggi al Barbera dovrebbe toccare a Brozo e Gagliardini, con Banega trequartista. Questo il terzetto testato sia in partitella sia nelle prove tattiche sui calci da fermo. Resterebbero dunque fuori Medel, Kondo e Joao. I più stanchi dopo i 120’ di martedì. Il cileno era al rientro dopo due mesi ed è in ballottaggio con Murillo. Kondo nelle ultime uscite è lievitato come un soufflé ma non ha mai staccato la spina. Joao infine contro il Bologna ha davvero corso ovunque. E nel recente ballottaggio con Banega (squalificato in Coppa) ora rischia di inserirsi pure Brozovic, un vero coltellino svizzero tra colleghi comunque duttili. Il croato, out col Chievo per squalifica e in campo solo nel finale col Bologna, può fare l’interno, l’esterno (anche offensivo) e appunto il trequartista, visto che sa inserirsi e vede la porta. EFFETTO GAGLIA L’abbondanza in mezzo poi è legata all’inserimento immediato di Gagliardini, che fa venire il dubbio che all’anagrafe di Bergamo qualcuno abbia sbagliato la sua data di nascita. Ha 22 anni ma è già un pilastro e malgrado i 210’ in campo nell’ultima settimana oggi stringerà i denti. La coppia con Brozo è un inedito, ma giova ricordare che già nel suo primo allenamento alla Pinetina Pioli lo provò sempre con il croato, che pure era squalificato per il match successivo. A GARA IN CORSO Lo stesso Gagliardini può fare anche la mezzala, quindi l’unico con la zolla obbligata in mezzo al campo è Medel, mentre la convivenza cui Pioli ha fatto capire di non credere è quella tra Banega e Joao, entrambi troppo offensivi. Il portoghese può essere abbassato soltanto a gara in corsa, per inserire un attaccante in più se serve rimontare. Banega per contro garantisce geometria ma spesso non ha l’intensità necessaria. Lui però è un genio a far correre il pallone. E ora che iniziano a correre i compagni può diventare un valore aggiunto non da poco”. Questo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”.