Gazzetta dello Sport: “Milan affamato. Bacca a digiuno, servono i suoi gol. Palermo preda preferita”

“Da incedibile a insostituibile a volte nella testa di un giocatore il passo è molto breve: dopo il primo aggettivo, il secondo vien da sé. Insomma. Dipende da chi siede in panchina. Nel caso di Carlos Bacca il legame fra le due condizioni non è così indissolubile. E questo è il primo problema, come si può dedurre dalla reazione spropositata al momento del cambio col Pescara e dal fatto che in settimana Montella è stato tentato da Lapadula. Il secondo problema sta nei numeri personali, e non c’è dubbio che incida parecchio sull’umore: siamo a quattro partite di campionato senza gol, che per uno come lui sono a un passo dai confini del lecito. In maglia rossonera non è mai andato oltre. Prima del filotto attuale gli era successo soltanto due volte: tra febbraio e marzo, e tra novembre e dicembre dell’anno scorso. COLLEGHI Nelle ultime uscite sono venuti in soccorso i compagni. Locatelli, Paletta, Kucka, Niang, Bonaventura. Partite in cui il Milan ha vinto tre volte su quattro. Ma l’assenza del bomber dai tabellini alla fine spicca, c’è poco da fare. Lo sa molto bene lui («Alla fine della stagione di un attaccante non si guarda la media voto, ma il numero di gol») e lo sa altrettanto bene l’allenatore («L’attaccante alla fine deve segnare»), che da giocatore era un collega di reparto e che sul cammino di Carlos non ha mai gettato troppi petali di rosa. Montella con lui ha sempre usato bastone e carota, evidentemente per tenergli viva l’attenzione. Qualche esempio? «Bacca sta facendo grandi cose, ma il Milan va con lui e anche senza di lui», raccontava un mese e mezzo fa. E ieri ha chiarito un altro concetto: «Occorre che la squadra metta Bacca in condizione di fare ciò che sa far meglio, ma lui deve fare qualcosa in più per la squadra». PROTAGONISTA Tutto molto chiaro. Carlos deve aiutare maggiormente in fase di non possesso e proporsi di più. Possibilmente senza lamentarsi, visto che questa era stata la causa del castigo di Marassi con la Samp. Poi è arrivata quella giacca a vento scagliata per terra e qualche parola di troppo con Montella al momento del cambio col Pescara. Un nervosismo fuori luogo, visto che mancavano cinque minuti alla fine, immaginiamo alimentato dal digiuno (che aumenta a sei partite se consideriamo anche le ultime due apparizioni in nazionale) e, magari, anche dalla rete al Chievo, finita – giustamente – nella casella autogol e non fra i successi personali. Periodo turbolento dunque per Carlos, nonostante una prima parte di stagione da protagonista assoluto, vissuta sull’onda placida delle dichiarazioni al miele del club e dell’allenatore, che di fatto l’avevano tolto dal mercato dopo settimane in cui era stato a tanto così dal fare le valigie. Oggi Carlos ritrova il Palermo, il che dovrebbe essere una buona notizia: in due partite gli ha già fatto tre gol, due dei quali costituiscono l’unica doppietta italiana. Perché i numeri di Carlos al Milan, al di là dei periodi di quaresima, restano di alto livello: per lui questa sarà la partita di campionato numero 50 in rossonero, e la produzione personale parla di 24 gol. Uno ogni due partite, la media è sempre stata più o meno quella nonostante i blackout. Oggi è il giorno giusto per far pace con tutti”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.