Gazzetta dello Sport, ex rosa: “«Bari, mi manda Cassano e ho tanto entusiasmo». Il jolly difensivo Cassani: «Ricomincio dal biancorosso perché ho ancora tanta fame»”

Alla fine di una bella storia o all’inizio di un’altra meravigliosa avventura? Si interroga lo stesso Mattia Cassani, appena sbarcato nel gruppo biancorosso. Con un biennale in tasca e una carriera, più che dignitosa, da continuare a onorare. Ma le prime parole del 32enne difensore di Borgomanero (Novara) fanno ritenere retorica la domanda di partenza. Ha ancora tanta fame Cassani. «Sono carico e con il giusto entusiasmo – attacca –. Il programma del Bari mi ha intrigato, ho accettato immediatamente la proposta del direttore, Sogliano. La verità è che cercavo una sfida affascinante, e Bari ha tutte le caratteristiche per esserlo. Una piazza prestigiosa offre sempre grandi stimoli. Riparto dai colori biancorossi per mettermi in discussione, in serie B dopo 10 anni». E la ricorda ancora bene quell’ultima volta tra i cadetti, conquistò la serie A con il Verona. BATTAGLIE Sembra che il destino gli abbia tracciato la strada da percorrere. Correndo sulla fascia, dalla Sampdoria alla Sampdoria: 399 partite da professionista, dopo le giovanili con la Juve (dove peraltro è riuscito a vincere il Viareggio e a giocare qualche secondo in Champions League, a Kiev). Altrettante battaglie sotto altre cinque bandiere quasi sempre nella massima categoria: Verona, Palermo, Fiorentina, Genoa e Parma. Fino alle 25 presenze con il club blucerchiato nella passata stagione. Una vi­ta sul terreno di gioco, emozioni a gogò. Fino alle più inebrianti, colorate d’azzurro: mezza dozzina nell’under 20 e 11 gettoni con la nazionale maggiore (dal 2009 al 2012). L’AMICO Nel bagaglio che ha portato via dalla Sampdoria, c’è anche una battuta del suo amico barese, Antonio Cassano: «Mi ha sempre parlato bene della sua città. E quando ha saputo che sarei venuto a Bari, mi ha fatto un grosso in bocca al lupo. Ce n’è sempre bisogno, per me è come ricominciare. Che porto in dote? Entusiasmo, spensieratezza e cultura del lavoro. Le mie compagne di sempre. Spero di riuscire a trasferirle ai più giovani». Si è fatta già un’idea sul gruppo biancorosso, che domenica sera a Trento ha visto all’opera nel test con il Brasile Soccer Team. «Ragazzi seri – rileva Cassani –, smaniosi di far bene. La squadra sta cercando di seguire le indicazioni del tecnico. Nonostante la fatica accumulata, hanno fatto molto movimento. Su tutti, Giuseppe De Luca. È il più brillante. In quanto a me, ho lavorato in attesa di una chiamata. Ma devo mettere benzina nelle gambe, per raggiungere il livello dei miei compagni».  RUOLO NATURALE Sogliano ha illuminato la sua capacità di adattarsi a vari ruoli del reparto arretrato. Cassani ringrazia e precisa: «Ho giocato quasi sempre sulla fascia destra, la mia zona naturale. Ma, secondo le esigenze, posso essere utilizzato anche dall’altra parte o al centro della retroguardia». Tutto lascia prevedere che non avrà difficoltà a inserirsi negli schemi di Roberto Stellone, avendo giocato spesso in una difesa a 4. «Ho trovato un tecnico giovane, ma molto preparato – sottolinea –. Ha già vinto la B, è importante. Abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere. E l’intesa c’è. Ci sono i giusti presupposti per una buona stagione. Poi tocca a noi finalizzare il lavoro nel modo più efficace. Il Bari è ancora un cantiere aperto, ma sta venendo su un gruppo con un mix di esperienza e giovani di qualità, con l’ambizione necessaria per recitare su un palcoscenico prestigioso come quello barese». A proposito di palcoscenico, stasera la squadra biancorossa (ci sarà anche il presidente Mino Giancaspro) sarà presentata ufficialmente in piazza, per omaggiare l’ospitalità della popolazione trentina di Bedollo.” Questo quanto riportato nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.