Gazzetta dello Sport: “Bari ha paura della serie C. C’è Cannavaro per la panchina”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul momento delicato del Bari.

È finita a Palermo l’avventura barese del siciliano Pasquale Marino. Scatterà quella di Fabio Cannavaro al suo posto? Oggi si decide. Il campione del mondo avrebbe dato ampia disponibilità (probabile un appuntamento risolutore nel primo pomeriggio, presso un hotel alla periferia nord di Bari, dopo i contatti di ieri) e sarebbe il terzo allenatore stagionale del club di Luigi De Laurentiis, dopo Mignani (sostituito prima del decimo turno) e lo stesso Marino.

Molto più di un’ipotesi che, tuttavia, va pur sempre supportata dai condizionali. Perché dalle segrete stanze della Filmauro e del Bari non è trapelato alcunché di ufficiale, subito dopo la disfatta di Palermo. Le ore che separano dalla ripresa degli allenamenti (domani) servono per riflettere, contattare, porre le firme sui contratti e smussare gli angoli, anche quelli relativi allo staff dei collaboratori. Ma le consultazioni sono avviatissime.

Venerdì notte, durante un lungo conciliabolo telefonico, Aurelio De Laurentiis, patron della Filmauro e il d.s. del Bari Ciro Polito hanno tracciato le linee della ripartenza. Sancita la separazione da Pasquale Marino, nella circostanza Polito avrebbe acceso con decisione i riflettori su Fabio Cannavaro e sul suo vice, il fratello Paolo, ritenendoli gli uomini giusti per tirare il Bari fuori dagli impicci. Di ben altro avviso i tifosi del mondo social, rammentando la recente e sfortunata esperienza di Cannavaro a Benevento.

Pur vero che Polito aveva pensato al campione del mondo, anche prima di ingaggiare Marino. Pare escluso il ritorno di Mignani, comunque legato al Bari fino a giugno 2025, sono valutate anche le opzioni relative all’esperto Iachini e Javorcic, ex Venezia. Non solo. Sarebbe stato contattato Moreno Longo che, avendo un contratto di due anni e mezzo con il Como, ha chiesto altrettanto. Nessun dubbio sull’identikit: un tecnico di polso e personalità, in grado di affrontare a dovere sia lo spogliatoio che una piazza mai così arrabbiata come in questi giorni.