Foggia, Corda risponde alla Pintus: «La socia gioca, ma Felleca ha messo il doppio dei soldi. Tutti bravi a restare nei bei momenti…»

«Sicuramente per parlare di calcio, la gente dovrebbe capire che il pallone è quello senza la maglietta. Spero possa capirlo anche suo figlio. Nella mia carriera non mi è mai capitato di veder parlare, in una società di calcio, anche un socio di minoranza, oltre al presidente e il tecnico» Questa la risposta di Ninni Corda, tecnico del Foggia a Tribuna Centrale, alle parole di Maria Pintus, socia di minoranza del club la quale, come riporta “pugliasport.news”, ha voluto stuzzicare il tecnico ex Como, sottolineando il fatto che lui sembrasse più un’opinionista che un tecnico nell’ultimo periodo. Questa frecciatina è stata lanciata in virtù del fatto che il mister nell’ultimo periodo ha preso parte a diverse interviste e programmi televisivi sportivi.

Al termine di questo siparietto egli ha voluto parlare del suo ruolo in questo periodo di difficoltà sotto il punto di vista societario:  «A me non fa nessun effetto, anzi sono totalmente indifferente. Ovvio che se dovessi venire chiamato in causa, come in questo caso, sono costretto a rispondere a questa signora. Io la vivo serenamente, perchè devo parlare con il presidente e il socio di maggioranza, dal momento in cui gli altri nei momenti di difficoltà sono scappati. Noi al momento pensiamo solo al futuro, che sarà senza dubbio in Serie C. Spero solo che venga portata avanti la riforma calcistica, la quale è l’unica ancora di salvezza per il calcio italiano. La Serie C non è più sostenibile, dopo l’arrivo di Gravina come presidente la situazione è peggiorata e si sono espanse le difficoltà. Anche la Serie A si è bloccata, e allo stesso tempo i diritti televisivi si sono ridotti tantissimo. Le aziende hanno perso tanto. La Serie C ha bisogno di una pressione fiscale pari alla Serie D, come nelle altre nazioni».

Conclude parlando della PEC inviata da Felleca alla Pintus: «Io so benissimo come stanno le cose. Quando un soggetto terzo invia a una socia di minoranza la richiesta di acquisto della società, la stessa deve inviarla al suo socio e dare una risposta. Felleca è stato chiaro; non ha mai voluto lasciare il progetto, bensì ha pensato a cercare dei partner affidabili. Con quest’ultimo termine si intende una persona che nel consiglio di amministrazione metta i soldi, e non trovi delle scuse. Seppur Pintus e Felleca abbiano le stesse quote, il secondo ha messo il doppio dei soldi messi dalla socia, quindi piaccia o non piaccia le cose stanno così. La signora indubbiamente sta giocando per alzare il prezzo, e questo ci sta quando vi è il gioco delle parti. Ma, bisogna mettere i soldi anche quando si devono apportare delle modifiche a livello economico».