Figc, Gravina dopo il Consiglio Federale: «Confermata la nostra assoluta contrarietà alla costituzione della famosa agenzia»

Il Presidente della Figc, Gabriele Gravina ha parlato al termine del Consiglio Federale tenutosi oggi riassumendo i temi del consiglio odierno nel punto stampa.

Ecco le sue parole:

«È stato un consiglio Federale molto veloce e sereno, in modo particolare ci siamo soffermati su una mia comunicazione dopo il confronto con il Ministro Abodi sulla costituzione della famosa agenzia, diventata poi authority. Non abbiamo alcun aggiornamento, abbiamo dunque confermato la nostra assoluta contrarietà della composizione di un ente terzo, a prescindere dal suo nome. Non è un arroccamento della Federazione, riteniamo che l’obiettivo del Ministro Abodi sia condivisibile, il principio della sostenibilità e l’equa competizione deve essere posto in essere. Riteniamo sbagliato lo strumento per diverse ragioni».

«La storia della Covisoc dice che dal 1987 abbiamo avuto 193 esclusioni, soltanto negli ultimi 20 anni i massimi organi della giustizia italiana (il TAR e il consiglio di stato) hanno accolto solo 4 ricorsi. Su tutte le vertenze legate ai controlli e alle ammissioni dei campionati (400 proposte della Covisoc con 494 punti di penalizzazioni), si può sempre migliorare e dobbiamo lavorare per farlo. Ci auguriamo che questo possa avvenire nel perimetro del mondo dello sport, ci auguriamo che il CONI possa proporre in tempi rapidi un’ipotesi di confronto e di miglioramento da proporre al Ministro Abodi. C’è voglia di dare un contributo migliorativo per la stabilità del sistema.».

«Un altro tema molto caldo come quello dell’AIA ha generato momenti di confronto teso ma apparente perché non ci sono state poi discussioni con il presidente Pacifici. Riteniamo che all’interno dell’AIA esista una situazione politica che sta generando delle tensioni e anzi ringrazio la professionalità degli arbitri perché dal punto di vista tecnico non ci sono state interferenze. Dobbiamo però valutare questi effetti di tensione che stanno procurando grande preoccupazione. Ci sono dei conflitti di interesse, i principi informatori ai quali tutte le componenti devono affidarsi non sono composti dalle singole componenti, ma li stabilisce il consiglio federale. Il presidente Pacifici ha chiesto un rinvio, noi abbiamo accolto questa richiesta ma chiedendo a nostra volta di non dare il via ad alcun processo di elezioni. Da parte mia non c’è assolutamente la volontà di tornare indietro sui principi di ampia democrazia che hanno l’obiettivo di eliminare qualsiasi tipo di conflitto di interesse nel corso dello svolgimento delle elezioni del presidente dell’AIA. Nella sostanza è stata approvata la richiesta della Lega Serie A, ci siamo visti con Casini e Calcagno e abbiamo smussato gli ultimi angoli di fatto approvando questa norma».

«Devo ringraziare l’associazione calciatori perché erano tantissimi anni che si protraeva questa richiesta, è un successo che condividiamo. Voglio affrontare in tempi rapidi la questione dell’AIA, ho chiesto al presidente Pacifici di vederci nei prossimi giorni ma credo che prima debbano vedersi all’interno dell’AIA stessa. Non si aumentano gli extracomunitari, sgombriamo il campo da equivoci. Noi lavoriamo in un processo di globalizzazione a livello internazionale, l’Italia è uno dei paesi con le norme più restrittive sul tesseramento degli extracomunitari. La scelta di investire su un patrimonio come quello dei vivai deve essere una vocazione naturale di chi investe all’interno del mondo sportivo e calcistico. Dobbiamo iniziare a confrontarci anche con le realtà estere, non c’è solo confronto a livello nazionale. Dobbiamo iniziare a ragionare su una visione per coniugare al meglio la valorizzazione dei vivai e la valorizzazione dei tornei con l’arrivo di giocatori di altissimo profilo».

«Questo è un tema che andrà affrontato nel corso dei prossimi anni. Sono particolarmente emozionato in vista dell’Europeo, nell’ambito di alcune evoluzioni comunicative e di attenzione su alcuni termini ci sono stati dei passaggi storici per la nostra Federazione che però passano in secondo piano. Siamo l’unica Federazione al mondo con una divisione paralimpica e credo sia un atto importante. Oggi la FIGC è l’unica ad avere una sua piattaforma digitale, sono contento di averla fatta a un mese dall’Europeo perché ci saranno molti contenuti all’interno di questa piattaforma. Ci sono delle emozioni molto forti, le sto vivendo più dei calciatori ma proprio da italiano come primo tifoso. Mi piacerebbe ricevere dagli italiani quella straordinaria risposta di entusiasmo che abbiamo ricevuto nel 2021»