Esperienza, affidabilità e mentalità da promozione: ecco perché Lucioni al Palermo sarebbe un ottimo colpo
Fabio Lucioni è uno dei nomi più caldi in ottica Palermo per il prossimo campionato di Serie B. Reduce dalla vittoria del campionato con il Frosinone, il difensore classe 1987 tornerà formalmente al Lecce il 30 giugno, alla scadenza del prestito. Nonostante il 25 settembre compirà 36 anni, l’ex Benevento rappresenta un potenziale innesto di grande spessore per la retroguardia rosanero.
AFFIDABILITA’ ED ESPERIENZA
La sua lunga carriera in Serie B parla chiaro: Lucioni è un centrale affidabile, capace di adattarsi sia alla difesa a quattro che a tre. Questa duttilità tattica potrebbe tornare utile a mister Eugenio Corini, che – secondo le prime indiscrezioni – starebbe valutando un cambio di modulo dopo l’insistenza sul 3-5-2 della scorsa stagione.
I numeri lo confermano: il Frosinone ha chiuso il campionato 2022-23 con la miglior difesa (solo 26 gol subiti), e Lucioni ha giocato un ruolo centrale con 31 presenze e ben 4 gol realizzati. Nelle partite in cui è stato assente, i ciociari hanno subito 4 reti in 7 gare, raccogliendo 3 vittorie, 3 pareggi (tra cui il pari del Barbera) e una sola sconfitta contro il Genoa.
MENTALITA’ VINCENTE
Oltre alla solidità difensiva, Lucioni porta con sé una mentalità vincente, forgiata da ben quattro promozioni in Serie A: con Benevento, Lecce (due volte) e Frosinone. In tutti questi traguardi, il difensore è stato un punto fermo, dimostrando affidabilità e leadership nei momenti chiave della stagione. L’unico aspetto che potrebbe sollevare qualche dubbio è l’età. Tuttavia, negli ultimi anni Lucioni ha dimostrato una tenuta fisica invidiabile, giocando con continuità, a eccezione del periodo di squalifica per doping nel 2018.
In conclusione, Fabio Lucioni rappresenterebbe un rinforzo perfettamente in linea con le ambizioni del Palermo. L’esperienza, la duttilità e la mentalità vincente sono caratteristiche che potrebbero contribuire in modo decisivo al salto di qualità del reparto difensivo. Corini, che nella passata stagione ha più volte dovuto fare i conti con disattenzioni difensive, troverebbe in lui una pedina fondamentale per rafforzare la solidità della squadra.
