Escl. Coralli: «Palermo-Empoli scontro salvezza tra belle squadre. Rosanero in B era squadra di “mostri”…»

Lunedì sera allo stadio “Barbera” si affronteranno Palermo ed Empoli, nel posticipo dell’11^ giornata del campionato di serie A. Una partita cruciale per entrambe le squadre, che condividono gli stessi punti in classifica e gli stessi obiettivi. Della gara ne abbiamo discusso con Claudio Coralli, attaccante oggi in forza al Cittadella e cresciuto proprio nel vivaio dell’Empoli, con il quale ha giocato per diverse stagioni. Ecco le sue parole rilasciate ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com.

Che partita sarà quella tra Palermo ed Empoli? Sia i rosanero che gli azzurri stanno vivendo un momento di stagione altalenante…

«Ho visto l’Empoli giovedì nella partita contro la Sampdoria, dopo un primo tempo sottotono è venuto fuori durante la seconda frazione e credo meritasse qualcosa di più. Lunedì sarà una gara molto tirata perché il Palermo ha bisogno di punti per allontanarsi dalla zona brutta della classifica. In questo tipo di partite i punti valgono doppio, è uno scontro diretto».

Rispetto allo scorso anno l’Empoli ha perso Sarri, vero punto di forza delle ultime stagioni…

«L’allenatore ha influito tanto su i risultati dei toscani delle ultime stagioni. Sarri a mio parere è uno dei migliori tecnici che ci sono al momento in serie A, ho avuto modo di lavorarci per un anno ed ho imparato tanto da lui. Tuttavia l’Empoli sta andando bene per il momento con Giampaolo, anche se è andato via qualche giocatore importante come Valdifiori, Rugani. Ha perso un po’ rispetto alla scorsa stagione».

Del Palermo di quest’anno che opinione hai?

«Ho visto qualche partita del Palermo perché mi piace guardare la serie A. Tra i rosanero c’è sempre Vazquez che può fare la differenza in ogni momento in una squadra di questo livello. Lunedì sarà una bella partita, perché l’Empoli gioca con la difesa molto alta».

Hai avuto modo di affrontare il “Mudo” in occasione di Cittadella-Palermo 0-2 (stagione 2012/13, ndr). Che impressione hai avuto di questo giocatore?

«Quella stagione era lampante che il Palermo fosse una squadra da serie A, superiore rispetto a tutte le altre. C’erano tanti giocatori di livello, penso a Dybala o ad Hernandez. Era uno squadrone, la differenza in quella stagione la faceva chiunque, anche Vazquez. Fa la differenza in serie A, figuriamoci nella serie cadetta».

Tu sei un frutto del vivaio dell’Empoli, che storicamente è uno dei migliori in Italia e che ogni anno lancia tanti giovani. Qual è il segreto di questa società?

«Il vero segreto sta nel puntare sui ragazzi fin dal principio. Io sono andato lì che ero un bambino, hanno sempre puntato sui giovani, li fanno crescere con meticolosità. Poi è una squadra che non ha paura a “buttarli” in serie A. Quest’anno ci sono Tonelli, Saponara, Pucciarelli, con i quali ho giocato e che penso possano ambire a squadre più importanti. Gli ultimi di una lunga lista. Penso che la differenza sta nel credere veramente nel proprio vivaio».