Escl. Direttore Pianetaempoli.it: «Al “Barbera” sarà gara aperta, l’Empoli vorrà giocarsela. Ai rosa toglierei Gilardino»

Lunedì sera, per il posticipo dell’11^ giornata del campionato di serie A, il Palermo reduce dalla sconfitta al “San Paolo” contro il Napoli ospiterà l’Empoli, che arriva da un pareggio in casa della Sampdoria. Del match del “Monday Night” ne abbiamo parlato con il direttore di Pianetaempoli.it Gabriele Guastella, che in un’intervista esclusiva ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com ci ha raccontato del momento di forma dei toscani e di come Giampaolo sta preparando il match in programma al “Renzo Barbera”:

L’Empoli ha avuto uno score un po’ altalenante nelle ultime giornate, ma comunque ha una classifica tranquilla a pari punti con il Palermo, come hai visto la squadra di Giampaolo giovedì scorso contro la Sampdoria?

«Ho visto un buon Empoli, io sono un sostenitore di Giampaolo sin dal primo giorno che è arrivato qui, dopo averlo conosciuto di persona. E’ un allenatore preparatissimo e che nelle ultime stagioni ha raccolto meno di quello che avrebbe meritato. E’ un po’ un continuo del programma portato avanti da Sarri. Ma per me l’Empoli, a parte qualche uscita a vuoto, per una squadra che ha perso 4/11 e che ha cambiato allenatore, ha giocato sempre abbastanza bene. I risultati negativi a volte derivano dalla poca esperienza di alcuni giocatori, vedi Dioussè, e qualcosina a livello di spogliatoio che qualcosa è cambiato. La squadra mi è piaciuta a Genova, se Dioussè avesse avuto un po’ più di esperienza in più non avrebbe commesso l’errore nel gol del pareggio della Samp».

Che Empoli dovremo aspettarci al “Barbera”?

«Indipendentemente dal fatto che giocare a Palermo non è mai semplice, dovrete aspettarvi un Empoli normale, che verrà al “Barbera” a fare la partita, come ha sempre fatto negli ultimi tre anni. Un Empoli dove mancherà Dioussè, quindi sarà l’occasione in più per dimostrare che il centrocampo ha delle ottime alternative, pur dopo le partenze importanti, con gli innesti di quest’anno ovvero da Buchel e Paredes o anche di Maiello».

Che idea ti sei fatto sulla squadra di Iachini, che quest’anno fatica a trovare continuità?

«Io voglio essere più generale, io non vedo squadre che in questo campionato hanno trovato equilibrio. Questo campionato mi ricorda molto un campionato di serie B, nel senso che è un campionato molto equilibrato dove ci sono quelle tre/quattro squadre ancora tra 11 e 14 punti, credo che con qualche risultato positivo ci si possa trovare già a lottare per l’Europa. D’altra parte con dei risultati negativi ti ritroveresti tra le ultime. Penso che il Palermo soffra di quello che stanno soffrendo molte squadre al momento: ha cambiato molto e penso debba trovare un equilibrio. Ma secondo me il Palermo non sarà tra le squadre a lottare per non retrocedere, come invece lo sarà l’Empoli».

Quindi secondo te Zamparini ha fatto bene ad avere pazienza con Iachini, dopo il filotto di risultati negativi delle scorse giornate?

«Io sono sempre contrario a far saltare gli allenatori. Certo, alla fine può sempre sembrare la soluzione più semplice, ma sono convinto che alle volte non sia quella giusta. Sarà che ad Empoli abbiamo vissuto qualcosa di simile, quando in nove partite abbiamo conquistato solo tre punti, rimediando ben sei sconfitte e in quel momento li la società aveva visto che le cose comunque in allenamento andavano bene quindi ha deciso di non cambiare. Da lì poi è iniziata la scalata verso la serie A. Quindi bisognerebbe sempre avere un po’ di pazienza in più, cercando di non guardare solo ai risultati ma anche a come la squadra lavora durante la settimana e poi magari prendere le decisioni giuste».

Tornando al Palermo, dopo due risultati positivi ha perso contro il Napoli, cosa non ha funzionato al “San Paolo” per i rosa?

«Io ho visto un po’ di partita di Napoli-Palermo, secondo me al Palermo non è che sia mancato qualcosa, è vero ha cambiato molto e magari mancano due giocatori là davanti. Ma al “San Paolo” è il Napoli che in questo momento ha qualcosa in più, anche se in difesa non è molto competitivo con la Roma nella lotta scudetto. Lì davanti ha giocatori che ti cambiano la partita da un momento all’altro. Higuain adesso sorprende perché fa tanti gol, ma due anni fa era già un top player. Io direi che se il Palermo ha perso a Napoli non è che qualcuno si dovrebbe allarmare, magari se lunedì non dovesse arrivare un risultato positivo contro l’Empoli allora magari qualche allarme ci potrebbe stare».

Ecco a proposito della gara contro l’Empoli, che partita ti aspetti?

«Mi aspetto una partita tra due squadre che si affrontano a viso aperto, l’Empoli vorrà dare continuità ai suoi risultati, mentre il Palermo ha bisogno di tornare alla vittoria in uno scontro diretto, perché la squadra di Iachini in questo momento lo considera tale, anche se per me non è così. Credo che non mancheranno i gol, magari poi finisce 0-0 (ride, ndr). Non sono bravo con i pronostici, a Genova per me era difficile, ma poi l’Empoli era passato in vantaggio. Quindi secondo me sarà una partita aperta come lo sono tutte le partite della squadra di Giampaolo, che fa giocare i suoi a viso aperto su ogni campo mettendo in difficoltà gli avversari. Ma a volte questa voglia di vincere può portare a perdere come accaduto a Frosinone».

Un calciatore che toglieresti a Iachini perché pensi possa far male all’Empoli?

«Io ho sempre paura degli attaccanti puri, cioè di quei giocatori che hanno il gol nel dna, quindi al Palermo toglierei volentieri Gilardino».