Escl. Cacia: «Catanzaro favorito ai play-off. Fui a un passo dal Palermo quando…»

«Palermo-Ascoli è una partita molto delicata per entrambe, seppur per ragioni diverse. Sulla carta i rosanero partono in vantaggio, ma il campionato cadetto si è sempre distinto per la sua imprevedibilità. Per queste ragioni si prospetta una partita bella da vedere». Questa l’analisi ai microfoni di ilovepalermocalcio.com dell’ex bomber dei marchigiani Daniele Cacia, in vista della sfida in programma domenica allo stadio Renzo Barbera.

Si aspettava un Palermo fuori dalla lotta per la promozione diretta?

«Visto l’organico allestito in estate ci si aspettava qualcosa in più. Già dalle prime battute si era intuita la forza del Parma, che non ha avuto difficoltà nel vincere il torneo. Per il resto vedo molto lanciato il Catanzaro, vera mina vagante in ottica play-off. Mentre per il secondo posto faccio il nome del Como. Nonostante l’esonero di Longo, inatteso e difficile da capire in quel momento della stagione, stanno facendo molto bene dimostrando tutto il loro valore».

Quanto può essere pericoloso per il Palermo arrivare ai play-off scarico mentalmente e con il morale sotto i tacchi?

«Può essere molto pericoloso. Arrivare a questo mini torneo con il morale alto può fare la differenza e per questo motivo vedo favorito il Catanzaro. I calabresi arrivano con una grande autostima e questo fattore potrebbe risultare determinante».

Da re dei bomber del campionato cadetto, chi sceglierebbe tra Brunori e Nestorovski?

«Sono due giocatori diversi. Brunori è il classico numero nove, mentre Nestorovski è un attaccante di movimento che può svariare lungo il fronte offensivo. Sono complementari e potrebbero giocare insieme. Tanto di cappello a Brunori i cui numero degli ultimi anni sono veramente importanti».

Quanto è stato vicino a indossare la maglia rosanero nella sua carriera?

«Sono stato molto vicino nel 2013 quando sulla panchina sedeva Iachini, quando il Palermo aveva pensato a me come possibile sostituto di Hernandez. Quest’ultimo poi non lascio i rosanero e io rimasi a Verona. Non nego che mi sarebbe piaciuto poter vestire la maglia del Palermo».

Parlando del suo passato. Cosa significa per il calcio italiano il ritorno in Europa del Bologna?

«È una cosa bellissima, anche per come sta arrivando questo traguardo. Ho avuto l’onore di vincere un campionato con quella maglia e la piazza merita tanto. Thiago Motta ha dimostrato di essere veramente un allenatore bravo e preparato e sono molto contento di vedere nuovamente il Bologna tra i protagonisti del campionato italiano».