Emergenza Coronavirus, Lega Pro-Aic-Aiac: c’è l’accordo – i dettagli

Ieri pomeriggio si è tenuta una nuova riunione del tavolo permanente sull’emergenza COVID-19 tra Lega Pro, AIC e AIAC. Come riporta “Radio Bari” si è riflettuto sulla specificità delle problematiche sanitarie, economiche e gestionali che il mondo Serie C sarà costretto ad affrontare. Le parti hanno anche analizzato la situazione dei tesserati con reddito inferiore ai 50mila euro annui decidendo di tutelare proprio tali fasce di tesserati, lanciando poi un appello al Governo ed al Parlamento affinché si riesca in tempi rapidi ad intervenire in due direzioni: da un lato attraverso la concessione dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali anche per i tesserati sotto i 50.000 euro di reddito annuo, strumento assolutamente necessario ed indifferibile in questo momento, e dall’altro attraverso l’introduzione di strumenti ad hoc che consentano ai club di sopperire alla carenza di liquidità ed ai danni cagionati dal maledetto virus. Di seguito le dichiarazioni di Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro: «La consapevolezza di una crisi inedita e della specificità della Serie C ci ha consentito un comune sentire: salvare il sistema e rappresentare insieme alla Autorità di governo, ad iniziare dal ministro Vincenzo Spadafora, l’urgenza degli interventi che ci consentano di rimediare i danni. Non abbiamo molto tempo, dobbiamo nell’immediato avere “un po’ di benzina”, acquisire subito e poter utilizzare gli ammortizzatori sociali. Con Aic ed Aiac c’è l’impegno di tutelare le fasce deboli e più esposte degli atleti e dei tecnici. Si lavora sul territorio, è la scelta migliore. Questo ci impone la profondità della crisi. In ogni club la conoscenza dei problemi è più profonda e più diretta, si conoscono . Il tavolo di coordinamento resta in piedi, è come se avessimo dato vita ad un Comitato di crisi. Grazie Renzo, Grazie Damiano, ringraziando voi ringrazio tutti i partecipanti al comitato di crisi. Oggi, siamo, tutti, un po’ più credibili e i grandi sacrifici possiamo soffrirli, ma con la consapevolezza che ci proviamo INSIEME».