Diaconale: «Ripartire? Chi ha i calciatori all’estero ha altri interessi. Speriamo che il governo tifi per il bene di tutti»

Intervenuto ai microfoni di “Calciomercato.com”, Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione della Lazio e portavoce del presidente Claudio Lotito, si è espresso così: Si può davvero pensare di ripartire entro maggio?
«L’augurio è sicuramente questo, però credo che questa decisione verrà presa dal governo. L’interesse che mi pare prevalente tra la gran parte delle squadre è quello di completare e concludere regolarmente il campionato. Poi naturalmente dovremo vedere come si riuscirà a concludere. La posizione della Lazio è quella di ripartire il prima possibile e finire il campionato, poi decida il campo chi sarà il migliore. Cosa penso delle squadre che hanno mandato all’estero i propri giocatori? Io non faccio una polemica legata soltanto alla Juventus. Ho semplicemente rilevato un dato oggettivo che riguarda anche la Juventus. È chiaro che l’interesse delle società che hanno consentito ai proprio giocatori di andare fuori hanno una convenienza a rinviare la ripartenza a quando loro saranno tornati, avranno esaurito la quarantena e ci saranno le condizioni adatte a loro. Rispetto ad altre società che non hanno questo problema del ritorno e dell’attesa ci sono delle esigenze divergenti. Noi della Lazio potremmo riprendere gli allenamenti subito, altre squadre come il Napoli potrebbero farlo. Invece le altre hanno dei problemi. Sono dati oggettivi e fotografano la realtà. Il taglio degli stipendi? Su questa scelta si esprimeranno il presidente Lotito e il ds Tare, io posso solo fare una considerazione: la scelta della Juventus era una decisione presa perché andava in contro ad esigenze di bilancio che sono ovviamente importanti. Certo, se fosse stata una scelta concordata con le altre società sarebbe stato meglio. Per il momento è andata bene per loro che hanno sistemato il bilancio. Sicuramente la Juventus, che è una società importante, che ha una lunga storia, grandi titoli e grande peso, ha tracciato una strada, ma certe volte, data l’emergenza, se le strade si aprissero tutte insieme sarebbe meglio. Diciamo che speriamo che il Governo tifi per il bene di tutti e non dei singoli. Questa scelta probabilmente diventerà una cartina di tornasole per il paese».