Crotone: consegnata la cittadinanza simbolica al figlio di Simy dopo gli insulti shock

Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ha consegnato la cittadinanza simbolica di Crotone al figlio di Simeon Tochukwu Nwankwo Simy, l’attaccante del club calabrese, che domenica scorsa è stato vittima di insulti razzisti sui social dirette anche al suo bambino. E’ stato lo stesso Simy a denunciare l’accaduto sui social anche perché faceva seguito ad un altro episodio di intolleranza razziale verso un giocatore del Crotone, l’algerino Adam Ounas (CLICCA QUI per leggere la notizia).

Il coinvolgimento in questo gravissimo episodio del figlio di Simy  ha destato particolare sdegno in tutta la comunità crotonese. Per questo il sindaco Voce, nel corso dell’incontro avvenuto in Comune, ha consegnato la pergamena a Simy rinnovando a lui, al suo bambino, alla sua famiglia la piena vicinanza e la solidarietà dell’intera comunità cittadina.

«Crotone – gli ha riferito il sindaco – ti vuole bene e ti abbraccia simbolicamente. Ti è vicina e ti ringrazia perché, denunciando pubblicamente questo inaccettabile episodio, hai dimostrato di essere un grande uomo e hai dato un esempio importantissimo: bisogna denunciare perché è solo con la consapevolezza della gravità degli atti che si può combattere l’intolleranza, la violenza verbale e fisica, il razzismo. Abbraccia a nome di tutta la comunità di Crotone il tuo bambino. Crescerà con grandi valori perché avrà al suo fianco un grande papà».

«L’incontro di oggi esplicita ancora una volta il messaggio che l’Amministrazione porta avanti contro ogni genere di violenza. Simy, Ounas, sono parte di noi e il loro coraggio, la loro professionalità è un esempio per tutti noi. Siamo accanto al Crotone Calcio in questa lotta. Tutti insieme per dare un calcio alla violenza», ha detto l’assessore allo Sport, Luca Bossi.

«Mi sento crotonese – ha detto Simy – sono crotonese. Sono qui da cinque anni e avverto tutto il calore della gente che ringrazio. Ho voluto denunciare quanto mi è successo perché noi calciatori dobbiamo dare l’esempio. Tanti ragazzi ci guardano ed è importante dare loro messaggi giusti».