Corriere dello Sport: “Palermo prova a scattare. Ma Tutino salva il Cosenza”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul pareggio del Palermo a Cosenza.

Pari giusto con due squadre alla ricerca della propria identità dopo un periodo non lusinghiero in fatto di risultati. Cosenza e Palermo a specchio, entrambe con la difesa a “tre”. Tra i silani Calò funge da play, con Canotto e Zucccon in raddoppio da una parte, e Frabotta dall’altra come esterni. In avanti Antonucci a sostegno di Tutino.

Nel Palermo Nedelcearu prende il posto dello squalificato Lucioni, mentre c’è Buttaro dal 1’ in mezzo al campo a destra. Sarà la mossa giusta di Mignani. Mancuso e Brunori in attacco. Partita a ritmi bassi, col Palermo che tecnicamente ha la meglio sui padroni di casa.  All’inizio ripartenza di Canotto che viene raggiunto e stoppato in angolo da Nedelcearu. Fase di stanca con le squadre che di tanto in tanto provano qualche verticalizzazione, il rosanero con Brunori.

LA GARA. Il primo sussulto lo regala, tuttavia, Calò su punizione, il cui tiro va ad incocciare il palo alla sinistra di Pigliacelli (24’ pt). Prima Di Francesco in semirovesciata manda sopra la traversa, dall’altra parte Praszelik si vede deviare il tiro in angolo. Spinge il Palermo sulla zona sinistra del fronte offensivo dove il Cosenza accusa difficoltà. Di Francesco è in giornata, serve Mancuso che si coordina ed al volo e in rovesciata, manda la palla a baciare la traversa. Il gol è nell’aria e arriva prima della fine del tempo. Di Francesco, sempre lui, supera in velocità Venturi e serve in sovrapposizione Lund. Dalla parte opposta arriva a rimorchio Buttaro che lascia sul posto Frabotta e porta in vantaggio i suoi (44’ pt).

RIPRESA. Cosenza stordito e in affanno ad inizio ripresa. Viali cerca di svegliare i suoi inserendo il giovane Crespi e al quarto d’ora i silani arrivano al pari su rigore per un fallo di Ceccaroni su Tutino. Dal dischetto va proprio Tutino, ex di turno, che batte Pigliacelli. Il portiere sfiora ma non trattiene. Rimpallo Meroni-Soleri con palla sulla traversa, mentre nel finale un cross di Crespi non è intercettato né da Forte né da Mazzocchi.