Corriere dello Sport: “Il dramma di Sala sparito in mare. Ecco l’audio prima della tragedia”

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si focalizza sulla drammatica situazione che sta vivendo Emiliano Sala, attaccante italo-argentino del Cardiff, il cui aereo è scomparso dai radar mentre attraversava la Manica. Ecco quanto riportato: “Emiliano Sala su quel maledetto aereo, scomparso sulla Manica la sera di lunedì, non ci voleva salire: né lunedì sera, né nei giorni precedenti, […] Una decisione presa controvoglia, e contro le indicazioni del suo allenatore Vahid Halilhodzic, ma necessaria agli occhi del presidente Waldemar Kita, perché i gol dell’attaccante argentino, 28 anni di origini italiane, avevano fatto lievitare le sue quotazioni di mercato e la plusvalenza ricavata dal suo arrivo dal Bordeaux (da 1,5 milioni nel 2015 ai 17 attuali) era un male necessario per il bene del club. Sala aveva provato a rifiutare per ben tre volte il passaggio al Cardiff, nonostante la prospettiva di un bel salto economico, ma alla fine aveva dovuto accettare le esigenze di quella che era oramai la sua seconda casa, a malincuore. Il viaggio d’andata verso il Galles, per conoscere la sua nuova realtà, non era stato piacevole e il ritorno a Nantes, per salutare gli ormai ex compagni di squadra, anche peggiore: secondo quanto ricostruito ieri, il Piper Malibu utilizzato per l’occasione aveva dato già qualche problema nel percorso che aveva riportato l’attaccante da Cardiff in Francia e a confessarlo era stato lo stesso Sala, poco prima del ritorno in Inghilterra, a Nicolas Paloi suo ex compagno di squadra. In serata poi Diego Rolan, con lui in passato al Bordeaux, ha svelato ad una radio uruguaiana che l’attaccante avrebbe inviato un messaggio dall’aereo, ad un amico comune, con il seguente testo: «Ho paura, se non mi ritroverete sapete già cosa è successo».
SCOMPARSA. Non è chiaro chi avesse messo a disposizione l’aereo (la madre di Sala ha affermato alla tv argentina che fosse quello del presidente del Cardiff), ma c’è più di un dubbio che circola sull’affidabilità del velivolo in questione: partito alle 20.15 ora italiana nella serata di lunedì, dopo 25 minuti dal decollo l’aereo è scomparso dai radar e poco meno di un’ora dopo è stata lanciata l’allerta che ha fatto partire i primi soccorsi, i quali hanno lavorato intensamente fino alle tre del mattino nonostante le cattive condizioni meteo. L’ultima posizione registrata è stata a 2.300 piedi, indice che l’aereo stava volando ad una quota molto bassa, poi il silenzio. Nella giornata di ieri le ricerche sono riprese dalle nove fino al tramonto, senza dare segnali di speranza: in mare sono stati ritrovati alcuni oggetti ma è stato impossibile dire se appartengano oppure no al Piper. Secondo gli esperti poi, in caso di affondamento del velivolo, non vi sarebbero superstiti anche perché, nella migliore delle ipotesi, le fredde acque della Manica non permetterebbero la sopravvivenza umana oltre l’ora.
RISERVATEZZA. […] L’intero calcio francese è inerme di fronte ad una possibile, assurda, tragedia. Gli attestati di stima e le preghiere hanno riempito i vari social lungo tutto il corso della giornata e dall’Argentina sono giunte le dichiarazioni incredule dei genitori di Sala, che continuano a sperare nel miracolo, così come tutto il suo paese. Intanto Nantes e Cardiff si sono unite ieri sera in un abbraccio simbolico intorno al giocatore: più di mille persone si sono radunate solamente a Place Royale intonando canti e lasciando un tulipano giallo come omaggio all’attaccante, di cui, forse invano, si spera poter rivedere il sorriso”.