Corriere dello Sport: “Champions League. Stasera Benfica-Liverpool. Le probabili formazioni e come vederla in tv”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle gare di Champions League in programma stasera.

C’è poco da dire, il Liverpool arriva come un razzo al momento cruciale della stagione. E questa potrebbe essere una settimana decisiva per le sorti di Salah e compagni. Dieci vittorie di fila in Premier hanno ridotto a un misero punticino il ritardo dal City, che i Reds andranno a visitare, al Etihad, niente meno che domenica prossima. Il 16 aprile, poi, ci sarà anche l’occasione per una rivincita con i ragazzi di Guardiola nelle semifinali di Coppa d’Inghilterra, ma prima tocca vedersela con il Benfica, nell’andata dei quarti di Champions di questa sera, dopo aver superato negli ottavi l’Inter di Inzaghi. Vietato prendere sotto gamba gli encarnados, il messaggio della vigilia di Jurgen Klopp, che ha ben presente il cammino europeo dei rivali di serata, che dopo aver fatto fuori il Barça nella fase a gironi, hanno eliminato il ben più quotato Ajax. «Il Benfica rappresenta un’ottima miscela di qualità tecnica, velocità e organizzazione. Dobbiamo tenere alta l’attenzione».

Come di consueto, il tecnico tedesco, che ha guidato l’allenamento di rifinitura in Inghilterra prima della partenza per Lisbona, non ha rinunciato a qualche gustoso siparietto. «Abbiamo avuto una riunione in mattinata con i portoghesi che lavorano nel club (Diogo Jota, Luis Diaz, colombiano arrivato dal Porto, il vice Pepijn Lijnders, ex allenatore del Porto B). Per diversi minuti abbiamo analizzato gli avversari in perfetto portoghese. Io non ho capito nulla». E scoppiano le risate. Quando tocca parlare degli avversari più temuti, invece, Klopp si lascia andare a diversi ‘wow’ di ammirazione. «Darwin Nuñez… wow! È uruguaiano come Cavani e Luis Suarez. Ha segnato ad Amsterdam. Ma non è l’unico. Rafa Silva… wow! È rapidissimo. E Weigl, Vertonghen, Otamendi… wow, wow, wow! Non vedo l’ora di giocare». Dopo aver confermato di avere tutti a disposizione, c’è il tempo per un ultimo aneddoto. «Mi trovavo a Lisbona in vacanza con la famiglia quando mi ha chiamato il Liverpool. I miei figli mi hanno fissato speranzosi. Si sono detti tra loro: “È il Liverpooooool!”. E io ho capito che sarebbe stata la scelta giusta».