Corriere dello Sport: “Attacco antisemita ma Rimini si ribella”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su quanto accaduto a Rimini.

Non sono gli incivili a togliere la civiltà alle città che lo sono sempre state, come Rimini che ha respinto con sdegno l’atto vandalico vergognoso di chi ha lasciato sul muro di cinta dello stadio Romeo Neri, dietro la curva ospiti in via Sartoni, l’inquietante scritta «Anna Frank tifa Cesena. Giudei» con tanto di croce celtica. L’attacco antisemita chiama in causa la tragica vicenda della sedicenne ebrea tedesca morta nel campo di concentramento di Bergen-Belsen e divenuta un simbolo della Shoah per il suo diario, scritto nel periodo in cui lei e la sua famiglia si nascondevano dai nazisti. Il Comune e la società biancorossa hanno subito rimosso la scritta incontrando la solidarietà di tutta la città capitale del divertimento estivo e dell’intero ambiente calcistico. Il gesto viene ricondotto, alla vigilia della partenza del campionato di Serie C, al derby in programma domenica prossima al Neri. È stato aperto un fascicolo contro ignoti avviando le indagini per provare a risalire ai responsabili.

Sotto shock . Rimini è rimasta sotto shock e ha raccolto lo sdegno il sindaco Jamil Sadegholvaad: «I tifosi della Rimini Calcio non sono certamente rappresentati da quel cretino che ha impegnato parte della sua giornata per vergare questa oscenità vigliacca sui muri dello stadio. Provo pena per la miseria e il deserto della sua vita, pena per il nulla dei suoi pensieri. Abbiamo fatto subito pulire la scritta anche per testimoniare che chi sostiene il Rimini non tollera questa vergogna. Ma la migliore risposta a questa voragine umana e esistenziale credo possa darla un adolescente: Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora, firmato Anna Frank».