Corriere dello Sport: “Atmosfera surreale al Barbera, spalti ormai quasi vuoti I tifosi: «Non ci meritate»”

“La sensazione è quella della resa. In campo e sugli spalti. Pochi spettatori, gli stessi abbonati che preferiscono altri lidi, parte del tifo che espone uno striscione: “Non ci meritate” e parte che canta fino all’impossibile e poi trascina all’applauso sarcastico gli intimi, ormai in preda allo sconforto, quando l’Empoli mette a segno il colpaccio. La fotografia di un pomeriggio da incubo. E vuoto, come lo zero a zero. Diamanti e Sallai che sbagliano a porta vuota, lo stesso Bortoluzzi che aspetta cinquanta minuti per il cambio, Diamanti al posto di Jajalo, che avrebbe accentuato i vantaggi della superiorità numerica, i fischi finali frutto della delusione e della stanchezza. Atmosfera surreale, un misto di rassegnazione e sfiducia, la maniera però più inglese per dire basta.

Nessuna emozione. Il Palermo sembra ormai un ex, un relitto della serie A. E il Renzo Barbera non ha più i sussulti delle fantastiche giornate delle promozioni o la rabbia e la ribellione della caduta di quattro anni fa, primo segnale di quel che era stato e che non sarebbe più tornato. Anche i sogni non esistono più. Palermo è una città svuotata di emozioni e sentimenti. Che aspetta. Come nei suoi periodi peggiori. Aspetta che dal diluvio di risultati negativi possa spuntare la buona novella della ricostruzione. Pochi giorni ancora. Forse addirittura tre, sicuramente a fine mese sapremo se bisogna passare dalla rassegnazione alla speranza o se invece è finita davvero. In tutti i sensi e nel modo peggiore. Ieri non era una giornata record per quanto riguarda l’esiguo numero di spettatori ma non è questo l’importante. Quello che conta è quel senso di impotenza che ormai ha disarmato i tifosi per una retrocessione annunciata e scandita da una serie interminabile di errori. Bocciature e gestioni discutibili che non lasciano un bel ricordo.

La società si nasconde. Una società che si nasconde, che continua a promettere un ruolo di protagonista nel prossimo campionato, nel fondo di una grande amarezza che non potrà essere facilmente cancellata. Già, l’attesa. Uno stillicidio di contrarietà prima di voltare pagina. Quando e come non si sa. Sappiamo bene che ancora non è finita, che la matematica lascia solo ipotesi con i contorni del miracolo. Ma basterebbe rivivere l’atmosfera d’ieri, con quella contestazione ovattata di gente che non ha più voglia di protestare, per capire cosa sta succedendo e come la luce si stia spegnendo. E per aggrapparsi ad un’unica convinzione. Ripartire. Purtroppo quasi da zero. Con il coraggio di far crescere giovani promettenti, di acquistare giocatori che sappiano cosa vuol dire il Palermo per i tifosi e che cosa indossare la maglia rosanero. In questo senso una sola luce nella sofferenza totale: Lo Faso, più volte invocato, finalmente in campo. Da protagonista anche con il cuore”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.