Coronavirus, Ricciardi: “Chiudere palestre e più smart working ma scuole aperte”

E’ arrivato il momento di “prendere decisioni importanti e urgenti: alcune regioni sono ai limiti della sostenibilità. Occorre potenziare lo smart working, da attuare sempre ove possibile, e tenere aperte le scuole, chiudendo le attività non essenziali come palestre e circoli”.

Lo afferma all’Adnkronos Salute Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute e ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica di Roma, dopo l’impennata di positivi registrata in Italia. Secondo l’esperto “la strada e chiara”, dopo il coprifuoco annunciato in Francia e le numerose regioni italiane in sofferenza: “Penso a Lombardia, Campania, ma anche Lazio, Puglia, Piemonte”.

“Dove gli indici di contagio sono nettamente superiori a 1 occorre intervenire, altrimenti c’è il rischio che la situazione sfugga di mano. La chiusura delle scuole da parte del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, fino al 30 ottobre, è una decisione scientificamente non motivata. Vanno chiuse, piuttosto, le attività non essenziali per interrompere la corsa del virus. Se non è possibile intensificare le corse dei trasporti pubblici, vanno scaglionati gli ingressi a scuola.

E’ bene ricordare che la mascherina va portata sempre. A mio modo di pensare anche a scuola e anche in classe, si tratta di un mio parere personale. Ribadisco le scuole devono restare aperte”.