Coronavirus: Messico, morto in prigione capo di ‘Los Zetas’

Come riportato da “Repubblica.it” Moisés Escamilla May, leader del clan di narcotrafficanti denominato ‘Los Zetas’, è morto per problemi respiratori causati dal coronavirus nel centro di reclusione federale di Puente Grande, nello Stato messicano di Jalisco. Il decesso del boss che aveva 45 anni è avvenuto l’8 maggio nell’infermeria della prigione dove era stato ricoverato una settimana prima, ma è stato reso noto solo ora per motivi di sicurezza. Conosciuto col soprannome di ‘El Gordo May’ (Il grasso May), Escamilla stava scontando l’undicesimo di 37 anni di carcere a cui era stato condannato per avere decapitato 12 persone nella città di Cancún.