Coronavirus, l’allarme dell’Anci, Decaro chiede aiuto al Governo: “Cinque miliardi ai Comuni o servizi interrotti”

Il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ha abbandonato insieme all’Unione delle Province i lavori della conferenza unificata, convocata oggi in videoconferenza, in attesa degli sviluppi del tavolo tecnico-politico, ha rilasciato le seguenti parole, riportate da Repubblica: “La capacità fiscale dei Comuni e’ drasticamente ridotta. Non per volontà di noi amministratori, né per volontà di cittadini e imprese che versano i tributi. E’ ridotta, se non in alcuni casi azzerata, per la situazione che si è creata con il blocco delle attività’ economiche a seguito dell’emergenza sanitaria. L’effetto di questo stato di fatto e’ che non abbiamo entrate ora e non ne vediamo il recupero neppure in prospettiva. Il governo deve prendere consapevolezza di questa situazione e deve far fronte già’ nel prossimo decreto alla richiesta di 5 miliardi che gli enti locali hanno avanzato da tempo. Non possiamo aspettare oltre: si tratta di garantire ai cittadini italiani i servizi che i Comuni erogano, a cominciare dal trasporto pubblico e dalla raccolta dei rifiuti.Abbiamo fin qui fronteggiato il problema senza risorse aggiuntive attraverso gli accordi con Mef, Cdp e Abi sulle rate dei mutui, per garantirci liquidità, e un’anticipazione di trasferimenti da parte del governo per 4,3 miliardi. Ma non possiamo andare avanti così’. Ne va della possibilità per i Comuni di sopravvivere. Senza risorse nuove e immediate, saremo costretti a interrompere i servizi”, conclude.