Coronavirus: infermiera documenta la sua malattia fino al decesso

Secondo quanto riporta “Notizie.it”, l’infermiera 56enne Pamela Orlando è risultata positiva al coronavirus verso la fine dello scorso marzo, morendo il 16 aprile successivo per le complicazioni dovute alla malattia. Appare probabile che, come è accaduto a molti altri operatori sanitari in tutto il mondo, abbia contratto il virus tra le corsie dell’ospedale dove lavorava nello stato del New Jersey; ma quello che in molti non sapevano è che Pamela aveva documentato giorno per giorno l’evolversi della sua malattia in una serie di video che sono stati ritrovati soltanto di recente dai suoi familiari.

Pamela Orlando lavorava all’Hospital The Valley di Ridgewood, negli Stati Uniti orientali, una delle zone del paese maggiormente colpite dalla pandemia di coronavirus. Dopo che da diversi giorni accusava febbre e tosse, il 24 marzo gli esiti del tampone confermarono la positività dell’infermiera al coronavirus. A quel punto la donna decise di mettersi in autoisolamento all’interno della propria abitazione fino a quando non sarebbe stata meglio.

Allo stesso tempo, la 56enne iniziò a tenere una sorta di video diario della sua malattia, commentando ogni giorno le sue condizioni di salute e l’evolversi dei sintomi: “Ho la febbre che non se ne sta andando via, ma rimarrà a casa. Controllerò i miei sintomi da qui”. Al terzo giorno tuttavia, i figli della donna decisero di ricoverarla in ospedale a seguito del peggioramento del suo quadro clinico, confermato anche dalla donna in uno dei suoi video: “Questo non è uno scherzo. Mi sento molto male”.

Nonostante il ricovero, Pamela Orlando non smise di tenere il suo diario e anche intubata a letto continuava a documentare le sue condizioni di salute: “Mi sento davvero male. Non riesco nemmeno a muovermi senza rimanere senza aria”. Con il passare dei giorni tuttavia le speranze di guarigione si facevano sempre più flebili, tanto che in uno dei suoi ultimi video la donna affermava: “Non penso che ce la farò. Sto pregando di non morire”.

L’infermiera, che anni prima era sopravvissuta a un cancro al seno, morì il 16 aprile per le complicazioni del coronavirus. Tra gli oggetti personali che i familiari hanno recuperato in ospedale vi era anche il telefono con cui la donna ha registrato il suo diario, il quale è stato in seguito reso pubblico al fine di mostrare alle persone: “Come questo virus può toglierti la vita rapidamente”. Nel commentare la morte della madre, uno dei suoi figli ha dichiarato: “L’ho supplicata molte volte di non andare al lavoro, dato che avrebbe potuto succedergli qualcosa, ma mi ha ignorato“.