Coronavirus Bagheria, l’appello del Sindaco dopo i 444 positivi : “Rispettate le regole”

L’emergenza Coronavirus è sempre più allarmante in Sicilia, i dati di Bagheria sono tragici, ben 444 positivi e 68 deceduti.

Il sindaco del comune in provincia di Palermo, Pietro Tripoli, ha voluto lanciare un appello ai suoi cittadini. Di seguito le parole di Tripoli:

“Al momento siamo all’interno dei parametri, non ci sono le condizioni per indicare Bagheria zona rossa. E’ da oltre un mese che non faccio dirette. Quando facevo le dirette; mentre davo il numero dei morti, dei positivi, dei guariti mi sentito a Medicina 33. Ed in fondo oggi cosa devo dirvi di nuovo dall’ultima diretta, sempre le stesse cose: rispettiamo le regole! La pandemia sa durando più del previsto, le attività commerciali chiudono, padri di famiglia vivono problemi economici, cui si aggiungono anche quelli psicologici. Ribadisco dobbiamo rispettare le regole, lo dobbiamo a chi ha perso un proprio caro, lo dobbiamo a chi soffre per la pandemia, lo dobbiamo a noi stessi. A chi si lamenta per i pochi controlli, il sindaco ha confermato che i controlli da parte delle forze dell’ordine, dei vigili urbani ci sono ma è impossibile controllare uno per uno 60mila abitanti, in una città che ha un indotto giornaliero per le proprio attività commerciali e i servizi di oltre 120 mila persone. Siamo bravi a chiedere la chiusura delle scuole, ma poi non siamo in grado di spiegare ai nostri figli quanto sia importante seguire le regole, non stiamo attenti che i nostri figli di 16 anni non escano. Capisco benissimo che a 16 anni un ragazzo abbia voglia di socializzare   è difficile poterglielo vietare, però spieghiamolo meglio, e raccontiamo loro di tutti gli altri che sono ricoverati negli ospedali e non sanno se ne usciranno vivi”.

“Non chiediamo la zona rossa solo per toglierci dalle responsabilità, pensiamo ai danni di chi lavora alla giornata chiudendo la città, rispettiamo le regole, evitiamo le rimpatriate familiari, gli assembramenti. Siamo censori nei confronti degli altri ma non ci chiediamo mai noi che stiamo facendo. In chiusura il sindaco ritorna sulle scuole: in molti chiedete la chiusura delle scuole, ma vi siete accorti che i contagi sono aumentati a scuole chiuse, durante le feste? Io so che sono sindaco ed ho una responsabilità in più. Io amministro all’interno di regole e vi prometto maggiori controlli, ma prima di emettere sentenze, prima di puntare il dito, mettiamoci nei panni degli altri e domandiamoci cosa facciamo noi”.