Clamorosa indiscrezione delle Iene: “Vertici degli arbitri hanno truccato la classifica?”. I dettagli

Questa sera andrà in onda, sul noto programma de “Le Iene”, una clamorosa inchiesta portata avanti da Filippo Roma. Può essere che i vertici degli arbitri abbiano dichiarato il falso in un verbale sulla vicenda riguardante i voti e classifiche truccate? E che poi sia stato tenuto nascosto ai tifosi?

La vicenda riguarda Niccolò Baroni e di Daniele Minelli, arbitri in attività in serie A e B, ma che tre stagioni fa furono inaspettatamente dismessi a fine anno. Dimissioni arrivate dopo che i due I due decisero di fare ricorso alla giustizia sportiva per dei voti che loro sostenevano fossero “taroccati” con tanto di chat e le telefonate scambiate tra chi giudicava le loro prestazioni.

Nella chat il responsabile prima avrebbe comunicato che il voto era di 8,60, ma in seguito, dopo aver visto la graduatoria, avrebbe cambiato idea proponendo di modificare con un voto maggiore, ovvero 8,70. Le Iene hanno cercato Baroni e Minelli ma l’Aia non ha autorizzato i due a parlare.

Un arbitro di Serie A ha cercato però, in forma del tutto anonima, di dare un perchè alla scelta dell’AIA: «Se quei due arbitri parlassero scoppierebbe uno scandalo senza precedenti che dimostrerebbe come i vertici degli arbitri italiani siano disposti a truccare le carte pur di decidere quale arbitro debba andare avanti e chi invece deve smettere al di là di una giusta meritocrazia. I due arbitri hanno in mano le prove di una gravissima irregolarità commessa dai vertici degli arbitri italiani, che avrebbero attestato il falso nel verbale dell’ultima riunione della stagione. Tutto questo per salvare due direttori di gara che da regolamento dovevano andare a casa, mentre hanno cacciato chi, regole alla mano, meritava di continuare ad arbitrare».

Intercettato da Le Iene Morganti risponde ad alcune domande: “Come mai nel verbale del comitato c’è scritto che è lei a chiedere di salvare Abbatista?” chiede Roma. “No, allora, questo è su un verbale che io non ho firmato, non ho letto e perciò le mie parole messe lì non sono vere. Potete consultare agli atti e vedere che io ho fatto l’esatto contrario. Abbattista dismesso”, risponde. “Lei ci sta dicendo che il comitato in quel verbale attesta il falso?”, ribatte Roma. “Tragga lei le conseguenze”, risponde Morganti. “Dice cose false?”, continua Filippo Roma. “Sì”, chiosa l’intervistato. “Perché lei inizialmente aveva proposto la dismissione di Abbattista”. “Esatto, sì. Dismissione non deroga di Abbattista. Non ho mai parlato di deroga”. “Poi lei ha subito una sanzione di 13 mesi mentre il comitato l’ha fatta franca”. “Come è possibile”, continua Roma. “Ti ho detto basta, sta a voi indagare. Io ho detto anche troppo”, risponde Morganti. “Lei non ha mai protestato per questa cosa? Lei sanzionato e i membri del comitato no? Il silenzio paga Morganti? Ma non è che alla fine Baroni e Minelli sono stati reintegrati, nonostante abbiano perso tutti i gradi di giudizio perché avevano scoperto che quel famoso verbale attestava il falso? Secondo lei?”, chiede Filippo Roma. “No, basta”, risponde Morganti. E, chiede infine l’inviato: “Lei ci sta dicendo che il verbale attesta il falso”. “Sì. arrivederci”. Conclude Morganti.