Calciatore 17enne rompe il naso all’arbitro: cinque anni di squalifica

Il campo da calcio dell'oratorio della chiesa di San Sebastiano di Jesi (Ancona), dove il ct della Nazionale Roberto Mancini ha mosso i suoi primi passi da calciatore, 12 luglio 2021. ANSA/GIANLUIGI BASILIETTI

Come riportato dall’ANSA cinque anni di squalifica da parte del Giudice sportivo per il giocatore 17enne degli Allievi regionali della Colicoderviese (Lecco) che domenica scorsa, al termine della gara giocata a Rovetta contro la Vertovese, ha aggredito l’arbitro, colpendolo con tre pugni al volto (il referto medico parla di sospetta infrazione delle ossa nasali).

Un punizione della massima severità per un comportamento così ricostruito nel provvedimento disciplinare: “Il calciatore avvicinava l’arbitro e lo colpiva con tre pugni al volto”. Il Giudice evidenzia anche che il giovane atleta, il giorno dopo, ha inviato una nota in cui ha dichiarato di aver “subito compreso di aver sbagliato nel compiere violenza verso l’arbitro, col quale non gli è stato concesso di scusarsi subito dopo il fatto” e che “con la violenza non si risolve nulla… È un insegnamento che porterò nella mia vita”. Le scuse non gli hanno evitato la squalifica sino al 15 marzo 2028.