Calcagno (Pres. Aic): «Sciopero? Non ci sono vie d’uscita. Avanti ad oltranza in assenza di risposte»

Il presidente dell’Aic, l’avvocato Calcagno, ha parlato dello sciopero dei calciatori indetto per la prima di serie C. Ecco le sue parole rilasciate a  “Gianlucadimarzio.com“:

«La decisione non è maturata ovviamente oggi, è la logica conseguenza della mancanza di risposte da parte della Lega Pro. Riteniamo di essere dalla parte del giusto, di chi conosce la verità del campo del campo. Questa nostra battaglia è per fare emergere la meritocrazia, per non creare centinaia e centinaia di ragazzi che si illudono di fare i professionisti, battaglia soprattutto per elevare il livello qualitativo della categoria. Limitare le rose a 22 è l’aspetto più distorsivo. Potrà continuare? Speriamo ci possa essere in questi giorni un’interlocutrice diversa con la Lega rispetto al passato. Se continuerà il muro contro muro, valuteremo. Al momento non ci sono vie d’uscita. Se non danno risposte c’è possibilità che lo sciopero continui? Certo, la nostra è una battaglia a favore degli aspetti tecnici sportivi di una competizione che rischia di tornare a quello che era 7/8 anni fa. Ci sta a cuore le sorti del campionato e dei ragazzi che giocano in C».