Bulgaria, il tecnico Petrov tranquillizza l’Italia: «Alla Svizzera ci pensiamo noi»

SOFIA, BULGARIA - MARCH 25: Yasen Petrov, Head coach of Bulgaria during the FIFA World Cup 2022 Qatar qualifying match between Bulgaria and Switzerland at Vasil Levski National Stadium on March 25, 2021 in Sofia, Bulgaria. (Photo by Anton Uzunov/Getty Images)

Intervistato da “La Gazzetta dello Sport” Jason Petrov, commissario tecnico della Bulgaria, carica la sua squadra in vista della partita contro lo Svizzera e ha tranquillizzato anche l’Italia dichiarando di voler fare risultato contro gli elvetici.

Ecco alcune sue parole:

 «Dovete stare tranquilli: noi vogliamo chiudere al terzo posto e per farlo abbiamo bisogno di punti. E quelli andremo a cercare. La Svizzera è forte, ma noi giocheremo con determinazione assoluta. Italia-Svizzera? Ho visto la partita in un albergo gestito da un vostro connazionale. Poveretto, stava malissimo, che sofferenza! Ma questo è il calcio, per questo ci appassiona tanto, perché è imprevedibile. Se Jorginho avesse segnato il rigore lei non mi avrebbe chiamato. E invece nel nostro girone è ancora tutto aperto e interessante, molto interessante. Ma non dovete gettare la croce addosso a Jorginho, che è un grandissimo giocatore. Tutti possono sbagliare, non ha fatto nulla di male e va appoggiato e sostenuto. Mancini? Una bellissima persona oltre che un grande allenatore. Mi piaceva vederlo giocare, ora penso che sia riuscito a portare in panchina tutta la sua classe, la sua intelligenza e la sua bella idea di calcio. Gli auguro il meglio, non solo me lo auguro, ma sono sicuro che l’Italia farà un grande Mondiale. La vittoria all’Europeo non è arrivata certo per caso. A me l’Italia piace, come nazionale e come Paese. Del resto italiani e bulgari sono sempre stati popoli molto vicini. Appena ho qualche giorno di vacanza cerco di passarlo nel vostro Paese. Per questo spero che possiate andare al Mondiale, ma non è per questo mio sentimento pro-Italia che daremo tutto contro la Svizzera. Domani giocheremo al massimo per noi stessi, perché come ho detto stiamo crescendo come squadra e abbiamo bisogno di guadagnare ulteriore fiducia. Vogliamo fare risultato per noi, non per l’Italia».