Brandaleone: “Catanzaro-Palermo, pari giusto tra due squadre che interpretano il calcio in modo opposto”

Ilovepalermocalcio.com Romana Monteverde

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” attraverso un editoriale di Carlo Brandaleone si sofferma sul pareggio del Palermo sul campo del Catanzaro.

Un buon punto su un campo difficile, per tradizione ostico, contro una squadra forte e in cerca di rilancio. Il Palermo non «vendica» la sconfitta dell’andata ma in classifica si lascia alle spalle il Catanzaro, esce dallo stadio Ceravolo a testa alta e tra gli applausi dei suoi settecentocinquanta fans infreddoliti. Non è stata una grande partita ma certamente migliore delle ultime gare esterne della squadra di Corini.

Migliore intanto per atteggiamento mentale. Finalmente il Palermo è andato ad aggredire gli avversari, ha provato e per buona parte della gara ci è riuscito, a togliere il fiato alla squadra di Vivarini, di rompere quel palleggio basso e spesso snervante con cui i giallorossi hanno costruito le proprie vittorie. E se vogliamo fare un bilancio completo delle occasioni da rete il Palermo può dire di avere fatto qualcosa di più. All’inizio della ripresa (4’) Segre ha pareggiato di testa la rete di Biasci alla mezzora del primo tempo.

Quello dell’attaccante di casa era stato un gol piuttosto casuale, nato da una mischia in seguito a una punizione dalla trequarti. Poi sul piano delle occasioni le due squadre di sono equivalse, con una leggera supremazia del Palermo. All’8’ Soleri ha sbagliato una facilissima occasione, facendosi ribattere da Fulignati una conclusione ravvicinata sull’assist di Gomes. Nella ripresa, subito il gol di Segre, Situm ha sfiorato l’autogol man dando sul palo il cross basso da sinistra di Ranocchia. Poi al 19’ Gomes ha salvato sulla linea un bel colpo di testa di Scognamillo, al 20’ Ambrosino ha mandato di pochissimo fuori di testa. E nel finale Mancuso ha avuto un’ottima palla ma entrato in area, si è allargato troppo a sinistra ed ha perso il tempo per la battuta. Dunque, un pareggio in fondo giusto tra due squadre che interpretano il calcio il modo assolutamente opposto.