Boscaglia-Caserta: una panchina per due, pro e contro dei due tecnici

Il Palermo, dopo la conclusione del campionato cadetto, ha dato una brusca accelerata per chiudere il discorso allenatore, possibilmente già entro questa settimana. Il cerchio continua a stringersi e, a quanto sembra, in lizza per guidare il club rosanero nel campionato di Serie C, sembrano rimasti solo loro due: Roberto Boscaglia e Fabio Caserta.


Il primo, Boscaglia, è ancora legato per un altro anno all’Entella, club col quale ha fatto molto bene in questa stagione di Serie B, raggiungendo l’obiettivo salvezza senza troppi patemi. In questi giorni il tecnico sta avendo diversi contatti e incontri col presidente del club Gozzi, per decidere il suo futuro. Il tecnico, prima di accettare l’offerta rosanero, vuole una buonuscita da parte del club di Chiavari. Le parti ne stanno discutendo ed entro questo fine settimana potrebbero esserci novità importanti in tal senso. Domani probabilmente le parti si saluteranno.

Boscaglia vanta un’esperienza quasi ventennale come tecnico: prima in Eccellenza alla guida di Licata, Gela, Akragas, Alcamo (dove ottiene la promozione in Serie D) e Nissa. Nel 2009 siede sulla panchina del Trapani in D. Boscaglia qui raggiunge una doppia promozione portando il club in C1 in due anni. Nel 2012/2013 il suo Trapani ottiene la promozione in B, prima volta nella storia del club granata. Nel 2016 prosegue la sua esperienza in B con Brescia, Novara ed Entella. Per accettare l’offerta rosanero, Boscaglia chiede almeno un biennale (senza opzione) potendo così da portare tutto il suo staff nel capoluogo siciliano.


Discorso diverso per Fabio Caserta. L’ex centrocampista rosanero ha iniziato la sua carriera da allenatore tre anni fa alla Juve Stabia, dove è stato esonerato pochi giorni fa. Nella passata stagione (2018/2019) ha vinto il Girone C di Lega Pro, ottenendo una convincente promozione in B. Nel corso della prima parte della stagione del campionato cadetto appena terminata, il suo gioco spumeggiante ricco di possesso palla e dinamismo aveva entusiasmato addetti ai lavori e tifosi.

Alla ripresa del campionato, post lockdown da coronavirus, però, la squadra ha mostrato tutte le sue fragilità, con una scarsa preparazione fisica, un attacco poco pungente e una difesa troppo molle, conquistando una sola vittoria, due pareggi e ben sette sconfitte, condannando il club alla retrocessione diretta in C dopo appena una stagione. Gioca a suo favore sicuramente la giovane età (41 anni), conoscere già la C e averla vinta, e il chiedere cifre minori legate all’ingaggio rispetto a Boscaglia.


Nei prossimi giorni sapremo chi la spunterà, anche se, al momento, per la dirigenza rosanero Boscaglia rimane il favorito per sedere sulla panchina del Palermo nel corso della prossima, difficile, stagione di Serie C.