Bologna sogna Ilicic, Sartori cala l’asso

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Bologna che sogna Ilicic.

L’invito può partire da un momento all’altro: dell’esito, poi, se ne parlerà. Perché l’invito in questione Giovanni Sartori l’ha pronto e in testa da qualche settimana: il mittente è il Bologna calcio, il destinatario Josip Ilicic.

Precedenti eccellenti La lista di chi ha ritrovato “verve” e una catapulta nuova sotto le due torri è decisamente qualitativa: tre su tutti, Roberto Baggio, Giuseppe Signori e Marco Di Vaio (oggi direttore sportivo del club). E allora ecco che a Giovanni Sartori è venuta un’idea: non facile ma percorribile, non semplice ma da tentare. E poi si vedrà. L’idea è quella di “rilanciare” Josip Ilicic, l’uomo che a Bergamo ha edificato fortune, gol, plusvalenze calcistiche, sogni.

Non c’è alcuna trattativa aperta, sia chiaro: ma nella testa del nuovo capo dell’area tecnica del Bologna è apparsa da qualche giorno questa opzione, si è accesa una lampadina tutt’altro che banale: rilanciare lo sloveno che ha ancora un anno di contratto con l’Atalanta e che per Sartori sarebbe un “colpo” importante da regalare a Bologna per la sua nuova avventura. Un colpo che accenderebbe ulteriormente la parte di abbonamenti che in pochi giorni ha già superato quota 5000 tagliandi.

Senatori Giovanni Sartori conosce perfettamente il giocatore, ne ha tastato per anni pregi e difetti, difficoltà e volontà e possibilità e silenzi. Sarebbe un regalo straordinario sia per la città e sia per Sinisa Mihajlovic che ha sempre apprezzato i giocatori tecnici: Ilicic, in maniera inequivocabile, lo è. Ma nessuno pensi che sia un prodotto facile da prendere. Perché Josip deve ritrovare l’idea di rimettersi in gioco in un’altra piazza, perché negli ultimi tempi alti e bassi ci sono stati, perché la sua classe indiscutibile a volte ha vissuto di montagne russe. Bergamo si è follemente innamorata di Ilicic: e così succederebbe a Bologna.

Chiaro che un suo arrivo potrebbe (dovrebbe) portare a una sterzata importante dal punto di vista tattico, ma non è questo il problema di Sinisa Mihajlovic che anche l’anno scorso ha variato almeno 4 moduli dall’inizio della preparazione alla fine del campionato. Il problema è convincere un giocatore di indiscussa qualità a “performare” come un tempo prendendo in mano – assieme agli altri senatori, da Arnautovic e Soriano, da Medel al fresco sposo De Silvestri – una squadra che ha solo voglia di decollare. Parimenti al club che proprio con Sartori ha deciso che nulla dovrà più essere un “dejà-vu” come prima.