Bari, Iachini si presenta: «Voglio vincere come a Palermo»

L’ex rosanero Beppe Iachini, nuovo allenatore del Bari, ha parlato in conferenza stampa parlando anche del suo passato a Palermo.

Ecco le sue parole:

«Stiamo lavorando da tre giorni, e abbiamo cercato di dare dei concetti. Cercando di capire cosa può darci come vantaggio. Moduli? Ero partito in un modo a Palermo e poi in altro, Dybala era piccolo e poi lo abbiamo perso per infortunio quindi abbiamo dovuto cambiare modulo e visto che portava frutti e abbiamo fatto grande cavalcata con record di punti, con migliori attacco e questo devi avere oppure la difesa migliore. Così si vince».

«Ringrazio LDL perché ha insistito tanto, lo stesso Polito che mi voleva in questo progetto. Se ho accettato con entusiasmo l’ho fatto per 2 motivi: per conoscenza è una piazza in cui si può programmare un percorso da Serie A. Con l’aiuto della città e la nostra gente possiamo tracciare un percorso importante. L’altro motivo è che mio nonno è di Bari, poi lui si trasferì ad Ascoli. È una cosa di cuore. Mia madre ha sangue barese, a lui sono particolarmente legato. Affettivamente mi sento legato, da piccolino mi diceva forza Bari. Mi auguro che tutto vada per il meglio».

Per l’occasione ha parlato anche il presidente De Laurentiis:

«Ci tenevo a essere qui. Volevo partire agli ultimi mesi, un momento molto difficile. Voglio partire da quella finale, non è stato compreso fino in fondo la difficoltà di averla persa. Abbiamo confermato in Mignani, perché abbiamo creduto che lui si sentisse pronto per guidare il Bari un secondo anno. Non volevo fare lo stesso errore di Vivarini, insieme a Ciro. Una stagione come quella di Folorunsho, Caprile e Cheddira ha creato una febbre da Serie A. A quell’età è impossibile dire di no. Qui si parla di aver smantellato, non ho smantellato nulla. Ho accolto il loro desiderio, non li potevo trattenere. Se quella traversa fosse entrata non ci sarebbero stati più problemi. Siamo ripartiti senza 3 giocatori fondamentali. Sono arrivati Menez, Diaw, Acampora, Aramu, giocatori importanti. In corso di campionato troviamo difficoltà, abbiamo capito che dovevamo esonerare Mignani. In quel momento arriva un nuovo arrivare e si rompe Maiello. Siamo arrivati a gennaio, abbiamo preso subito 4 giocatori di cui 3 vengono dalla Serie A, mantenendo anche un giocatore fuori lista con un sacrificio importanti e esonerando un altro allenatore. Attraverso queste difficoltà capiamo che dobbiamo esonerare l’allenatore. Tra gli errori abbiamo trovato tante altre cose. Abbiamo preso un top player, un allenatore con le palle serio dall’impatto economico non importante e con contratto fino al 2025, con la programmaticità. È un percorso in cui non ci arrendiamo».