Bari, Benali: «Voglio dimenticare Brescia e diventare un pezzo importante per questo club, siamo una squadra forte»

Intervenuto in conferenza stampa il calciatore del Bari, Benali, ha toccato vari temi.

Ecco le sue parole:

«Ho trovato una squadra con più consapevolezza rispetto alla gara dell’andata, che ha dimostrato di essere unita, compatta. Ora sta confermando di poter far fastidio a tutti. Vogliamo continuare così. La partita contro il Brescia? È normale che voglia giocarla. Ma non cambia molto. Mette in palio sempre tre punti. Non ci penso più al passato. Voglio vincere per la squadra che mi ha dato fiducia. Dov’è il Benali del passato? A Pisa, esperienza positiva, arrivammo in finale playoff. Brescia… difficile da spiegare quello che è successo. Ci tenevo a far bene. Ma ci sono dinamiche che vanno oltre il calcio. Vorrei dimenticare quello che è successo. Ho tanta fame e voglia di dimostrare, adesso tocca a me. La trattativa con il Bari? Quando il mio procuratore mi ha chiamato non sapevo nulla. Gli avevo chiesto di contattarmi solo in caso di offerte concrete. L’ultimo giorno di mercato ero ansioso perché la situazione era difficile a Brescia. Volevo andare via. Sono stato contentissimo, ma ho vissuto ore difficili».

«La crisi del Brescia e le insidie del match? Alcune cose sono sotto gli occhi di tutti. Sono ragazzi eccezionali, auguro loro di vincere tutte le partite. Stanno vivendo un momento difficile. Dobbiamo essere bravi a indirizzare la partita di sabato come vogliamo noi. L’ennesimo cambio in panchina? Non sai come prepararla. I ragazzi avranno tanta rabbia, partita sarà una gara complicata. Per la classifica e gli ultimi risultati del Brescia sembra semplice, ma non è così. È forse una delle peggiori partite da affrontare. Dovremo giocare al massimo per fare punti. Posizione preferita in campo?Durante la carriera ho avuto la fortuna di ricoprire tanti ruoli. Mi trovo bene come trequartista, mezzala, mediano, faccio fatica a solo giocare largo, ruolo che mi avevo chiesto a Brescia. La scelta di Bari? È una delle piazze più belle della B. Ci ho giocato contro, piazza calda, con grande tifo».

«Il Bari è una squadra consapevole di essere forte, umile, disposta a sacrificarsi per arrivare all’obiettivo. Mi hanno stupito per la voglia di correre e lavorare. Voglio essere un pezzo di questa squadra e dare il mio contributo. Il centrocampo del Bari? Reparto forte. Ma tutti i reparti sono completi, con giocatori tecnici. Il bello deve ancora iniziare. Le partite saranno difficili da ora. Il pareggio con il Cagliari? Un Cagliari che rinuncia così tanto alla fase offensiva non ce l’aspettavamo. Dopo il gol è stata dura, perché ci hanno chiuso molto bene gli spazi. Magari siamo stati un po’ lenti nel giro palla. Ma abbiamo concesso poco. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio. In queste gare è importante non farsi prendere dalla frenesia. Siamo stati lucidi fino alla fine. Punto importante per come si era messa la partita. Questo Bari può andare in A? È un campionato complicatissimo. Le partite che ci aspettano sono difficilissime. La zona bassa della classifica annovera squadre forti. Dobbiamo continuare a giocare con questo ritmo e umiltà. La squadra è consapevole della sua forza, vedremo dove potremo arrivare. Come si vince la B? Voglia di arrivare, umiltà e correre dietro l’avversario. Non si è mai nei primi posti per caso. La squadra poi ha le qualità. Per me è importante il gruppo, in tutte le sue componenti, anche ambientali. Se si vince vincono tutti. Si gode tutti insieme. Se si perde perdono tutti, tifosi, giornalisti».