Bari, Antenucci: «Torno con i miei gol questa squadra merita la B»

L’edizione odierna de “La Repubblica – Bari” ha riportato un’intervista a Mirco Antenucci.

Ecco qualche estratto:

È in corsa per la B e per la storia del Bari. Con la doppietta di Andria , Mirco Antenucci oltre a trascinare i biancorossi verso una vittoria importante per il consolidamento del primato in classifica , è salito a 44 gol da giocatore del Bari, 41 dei quali in campionato, entrando a fare parte della top ten di tutti i tempi .

«E’ un motivo di orgoglio. Entri a fare parte della storia del club. Ma io sono venuto qui a Bari per un altro obiettivo, che non abbiamo ancora raggiunto, e per me conta più dell’aspetto numerico», il chiaro riferimento alla B come chiodo fisso. Nella sua prima stagione in biancorosso, l’obiettivo è sembrato a portata di mano anche grazie ai suoi ventuno gol. Lo scorso anno non tutto è andato per il verso giusto con 14 reti all’attivo e un rendimento alquanto altalenante. Anche in questo campionato era partito con il freno a mano tirato.

Per quattro gare era rimasto addirittura in panchina, ma una volta rilanciato da Mignani non ha sbagliato un colpo, segnando cinque gol in sette gare, per un bottino stagionale complessivo di sei centri. Antenucci è tornato, anche se il diretto interessato ha un’altra chiave di lettura. «Io ci sono sempre stato», sono le sue parole. È normale che i gol possano condizionare il giudizio. Adesso sto giocando con continuità, è più semplice, ma ho messo sempre la mia professionalità al servizio della squadra. Non la leggo come un Antenucci ritrovato: è solo una conseguenza dei risultati e delle prestazioni ». Ha parlato anche del suo volersi prendere le responsabilità. Lo ha dimostrato anche tornando sul dischetto, per quanto non sempre sia stato impeccabile dagli undici metri. «Li ho quasi sempre battuti», la sua premessa.

«Il rigore se uno lo segna è normalità, se lo sbagli è una fregatura. Dopo gli errori dello scorso anno, ho lasciato tirare qualche altro (Marras). Quest’anno ci ho voluto riprovare . Non è una sfida personale, ma qualcosa che fai per la squadra. Da parte mia c’e la serenità di continuare a batterli». Domenica scorsa ha funzionato benissimo l’intesa con Paponi. «Gli faccio i complimenti: non era facile giocare così dopo tante panchine. È stato davvero molto bravo . È un giocatore molto intelligente, e questo fa tantissimo. Rispetto a me è più attaccante da area di rigore. Abbiamo caratteristiche diverse».