Arcuri: «Da oggi mascherine in vendita a 50 centesimi anche nei tabaccai»

Secondo quanto riporta il “Giornale di Sicilia”, da oggi e fino alla fine dello stato di emergenza, i tabaccai e i titolari di concessione amministrativa per la rivendita di altri generi di monopolio aderenti alla Federazione italiana tabaccai (Fit) sono autorizzati alla vendita al pubblico di mascherine facciali a 50 centesimi. Lo stabilisce l’ordinanza del Commissario Arcuri, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.

«Questa settimana abbiamo distribuito oltre 43 milioni di mascherine, il numero più alto dall’inizio dell’emergenza. Da ieri i primi 20mila tabaccai sul territorio italiano distribuiscono le mascherine chirurgiche a 50 centesimi, così come ringrazio la federazione di farmacisti e parafarmacie. Oramai anche in questi punti vendita, le mascherine si trovano. Penso che la partita delle mascherine sia definitivamente risolta», dice Arcuri.

Il commissario nazionale per l’emergenza coronavirus annuncia inoltre la distribuzione delle mascherine nelle scuole a partire già dagli esami di maturità del 17 giugno. «Con l’inizio delle scuole a settembre stiamo valutando una distribuzione di mascherine con il Miur, per il personale docente, non docente e studenti. Il dispositivo sarà disponibile per tutte le scuole già il 17 giugno. Gli esami di maturità devono essere fatti assolutamente in sicurezza», ha aggiunto Arcuri.

«In questa settimana sono stati fatti oltre 60mila tamponi al giorno, siamo il paese che ne fa di più. Per fare tamponi servono i reagenti, oppure dei kit. Abbiamo l’obiettivo di fare più tamponi». Lo ha detto il commissario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri in conferenza stampa.
«Dobbiamo trovare il più possibile di reagenti – ha aggiunto – e dobbiamo evitare che diventino le mascherine della fase 2. Abbiamo preso atto che in Italia ci sono 211 laboratori che non usano gli stessi reagenti. Abbiamo capito che non possiamo approvigionarci di una sola tipologia di questi prodotti. 33 aziende e 47 prodotti sono in condizioni di soddisfare le esigenze dei vari laboratori. L’obiettivo ora è passare da 60mila a 10Omila tamponi al giorno e da ieri abbiamo iniziato il dialogo con le regioni».