Arcoleo analizza Palermo-Avellino: “Liberarsi dalle fobie e tornare ai 3 punti. Ecco come”

Questa l’analisi sull’attuale situazione del Palermo in vista del match contro l’Avellino proposta nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” da Ignazio Arcoleo: “Il Palermo ritorna dalla trasferta di Cittadella con un punto prezioso per il morale ed anche per la classifica dal momento che nulla può essere considerato perduto per la promozione diretta e che il campionato si avvia allo sprint finale dove occorre solo vincere per conquistare il 2° posto in solitudine. Discutere sulle cause che hanno determinato il rallentamento di quella marcia trionfale che  aveva contraddistinto la prima parte del campionato, non è compito facile per un osservatore esterno, ma chi ha una certa esperienza  di vita, soprattutto nel calcio, sa quanto sia sottile in queste dinamiche il limite fra l’euforia che ti fa compiere grandi imprese e la paura che ti paralizza quando sei in difficoltà. Fino alla sosta natalizia il Palermo era una squadra perfetta. Alla ripresa non è stata più la stessa sotto l’aspetto fisico e mentale. E con le prime difficoltà sono subentrate le paure scaturite dall’obbligo di dover centrare l’obiettivo. Il Palermo deve prendere coscienza della causa, è il primo passo da fare, poi gli uomini di Tedino devono liberarsi delle residue fobie del passato che stanno affiorando in modo evidente e affrontare le partite nella convinzione che si può andare in A giocando a ritmi frenetici in ossequio alle regole che disciplinano le fasi di gioco. In questo momento servono forze fresche, anche per via dei tanti  indisponibili, in modo da incrementare l’intensità di gioco. Il turnover auspicabile in questo senso è diventato forzato.
Un ruolo importante potrebbero averlo i senatori italiani,  da Pomini a Rispoli a Bellusci, e i palermitani: considerate le tante defezioni a cui dovrà far fronte Tedino, l’apporto di La Gumina, Fiordilino e Accardi potrebbe rivelarsi utilissimo, anche in termini di entusiasmo. A loro non si può chiedere di fare i miracoli, ma sapranno dare quel qualcosa in più che contraddistingue chi ha la fortuna di indossare la maglia della squadra della propria città. Sul piano tattico, contro l’Avellino occorrerà fare molto pressing e mettere la massima attenzione nella  fase difensiva, perché la squadra irpina dispone di un buon attacco. Non inganni il modesto ruolino di marcia dei biancoverdi fuori casa (appena 2 vittorie e  12 punti). Con Foscarini l’Avellino si è ritrovato, come testimonia la buona prova offerta col Frosinone (nonostante la sconfitta)  e i 4   punti raccolti con Entella e Perugia. Sarà indispensabile ritrovare una sana armonia fra squadra e pubblico, perché la squadra riceva quella spinta fondamentale per recuperare la fiducia che serve per centrare la A senza passare dai play off“.